SIDERNO – Sono in molti, tra i cittadini della Locride che seguono le vicende politiche del comprensorio a chiedersi se finalmente i sindaci della Locride riusciranno a trovato un punto comune per rilanciare l’attività dell’associazione. La riunione prevista per oggi lunedi, convocata dal presidente ( dimissionario) Giorgio Imperitura su imput del sindaco di Locri Giovanni Calabrese arriva in un momento non certo felice per la vita del territorio oppresso da mille problemi e che si trova a fare i conti anche con l’avvio della Città Metropolitana, strumento istituzionale che per molta gente poteva essere occasione di rilancio per Reggio Calabria e per l’intera provincia ma che avrebbe necessitato, e necessita, della maggior coesione possibile, almeno per il territorio della Locride, di tutti i Comuni interessati. Legittimo, dunque, che si speri che i sindaci riescano a superare le logiche del vecchio campanile e trovino la strada giusta per rimettere in moto la macchina amministrativa da troppo tempo ferma ai pali sia dal punto di vista progettuale che dal punto di vista pratico. Ma quali speranze ci sono perchè la situazione si sblocchi ? Difficile dirlo anche perchè la situazione all’interno dell’ Associazione dei Comuni ci sembra sia rimasta ancora molto conflittuale. A voler essere benevoli la situazione presenta almeno tre sfaccettature che vedono nettamente contrapposte le tre aree della struttura associativa, quella nord dove esiste una forte preponderanza dei sindaci della vallata del torbido che hanno ancora come punto di riferimento Giorgio Imperitura, quella di centro dove, ovviamente sono Gianni Calabrese e Pietro Fuda, sindaci dei due Comuni piu’ importanti del comprensorio che auspicano un drastico cambiamento di rotta per verificare realmente se esistano ancora le condizioni per una riorganizzazione strutturale dell’ Associazione e quella dell’area sud dove il primo cittadino che scalpita maggiormente è Aldo Canturi, sindaco di Bianco che piu’ volte ha puntato direttamente l’indice contro Giorgio Imperitura e la sua conduzione gestionale. Un ruolo importante giocano, comunque, molti altri sindaci, a partire da Giuseppe Certomà ( Roccella), Cesare De Leo ( Monasterace), lo stesso Giuseppe Grenci ( Ardore) o Giuseppe Pezzimenti ( Gerace) che amministrano Comuni di certo spessore come Salvatore Fuda ( Gioiosa Jonica) peraltro componente del consiglio della città metropolitana, o Domenico Vestito ( Marina di Gioiosa)che nel recente passato non hanno mancato di esprimere giudizi abbastanza attinenti alla necessità di dare spinta innovativa all’associazione. Ma quanto possono giocare le posizioni dei singoli in una situazione tanto delicata ( e tanto frastagliata…) qual’è in questo momento quella della struttura associativa ? Difficile prevederlo. Intanto il primo augurio che viene spontaneo fare è che, almeno, nella prevista riunione di stasera non venga nuovamente meno il numero legale e si cominci ad affrontare seriamente il problema. Pensare che si possa procedere già in questa riunione al rinnovo di tutte le cariche sembra veramente una mission impossibile, anche se, in politica, tutto è sempre possibile. Resta, però, la speranza che, dopo otto mesi di assoluto “fermo” si cominci a discutere in maniera positiva. Sarebbe già un buon risultato e toglierebbe ogni alibi a chi, in realtà, non vuole nessun cambiamento. L’inizio della riunione è previsto per le ore 17 nella sala del consiglio comunale di Siderno.
Aristide Bava