Il Csm accelera sulla scelta del nuovo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. La Commissione Direttivi ha fatto oggi le audizioni dei sette candidati (l’ultima del procuratore di Messina Maurizio De Lucia è in corso proprio ora) che erano state convocate per il 12 aprile. Un segnale della volontà di stringere i tempi, considerata l’importanza e la delicatezza del posto da ricoprire, rimasto senza titolare dallo scorso febbraio, da quando cioè è andato in pensione Federico Cafiero De Raho. Non è escluso che già in settimana la Commissione formuli la sua proposta. La partita si dovrebbe giocare soprattutto tra i procuratori di Napoli, Giovanni Melillo, e di Catanzaro, Nicola Gratteri, e l’aggiunto della procura nazionale antimafia Giovani Russo, che stamattina sono stati ascoltati dalla Commissione assieme al Pg di Firenze Marcello Viola, e ai procuratori di Catania, Carmelo Zuccaro, e Lecce, Leone De Castris. I tempi dipenderanno però da quelli di un’altra nomina, quella del nuovo procuratore di Milano.

La scelta del successore di Francesco Greco è all’ordine del giorno del plenum di domani, ma se slittasse a giovedì, ipotesi possibile viste le tante questioni all’esame dell’assemblea, farebbe certamente rinviare alla prossima settimana la proposta della Commissione sul capo della Direzione nazionale antimafia. Per quanto riguarda il nuovo procuratore di Milano, la scelta dividerà il plenum come già avvenuto in Commissione, che ha indicato una rosa di tre nomi: il Pg di Firenze Viola, il procuratore di Bologna Giuseppe Amato e l’aggiunto della procura di Milano Maurizio Romanelli. Secondo alcune indiscrezioni Viola sarebbe in vantaggio sugli altri candidati (e se realmente ce la facesse sarebbe la prima volta di un “papa straniero” alla procura di Milano), ma è possibile che vada al ballottaggio con Romanelli.