Un paniere anti-inflazione uguale per tutti i negozi non esiste. Così è un carrello fai-da-te il “carrello tricolore” voluto dal governo per calmierare i prezzi della spesa di tutti i giorni. Le diverse catene stanno mettendo a punto contenuti e promozioni in vista dell’apertura ufficiale del programma, il primo ottobre. Dalla pasta al caffè, dai saponi ai pannolini per bebè, ma anche il cibo per gli animali domestici o la carta igienica sono tanti i prodotti che finiranno nel paniere. Non mancano, in alcuni casi, vino, aperitivi e patatine fritte. E ci sono offerte anche su beni di fascia alta come i prodotti biologici, salutistici o equi e solidali. Il patto firmato a palazzo Chigi con le associazioni del commercio e della distribuzione prevede «totale libertà», fa riferimento in generale ai beni di prima necessità, alimentari e non alimentari di largo consumo, compresi i prodotti per l’infanzia e la cura della persona.
Un carrello della spesa che ogni azienda può declinare a modo suo: sono oltre 1200 gli articoli calmierati da Coop, oltre 900 da Carrefour, oltre 600 da Conad e oltre 300 da Despar. A questi si aggiungeranno iniziative straordinarie e promozioni speciali, come quelle legate alla social card Dedicata a te. Dalle prime notizie, un elemento comune delle offerte è che riguarderanno innanzitutto i prodotti a marchio proprio del distributore. Si concentreranno su questi articoli le campagne promozionali, in attesa che le grandi marche decidano se e come aderire al carrello tricolore. Al momento solo Ferrero ha annunciato che comunicherà a breve la propria partecipazione al ministero delle Imprese e del made in Italy. «La riduzione del potere d’acquisto dei consumatori è una cosa seria», ha dichiarato il presidente e amministratore delegato di Ferrero commerciale Italia, Alessandro d’Este, a margine di un evento a Milano. L’impegno delle associazioni dell’industria alimentare e del largo consumo è solo a informare le proprie aziende e promuovere la loro partecipazione al trimestre anti-inflazione, nel rispetto della libertà di impresa. E’ stata questa la condizione per firmare una lettera di intenti dei presidenti di Centromarca, Francesco Mutti, di Ibc, Flavio Ferretti, di Unionfood, Paolo Barilla, e di Federalimentare, Paolo Mascarino. Le aziende della distribuzione continuano a premere per uno sforzo dell’industria sui listini, ma intanto si stanno muovendo da sole. L’iniziativa più diffusa sono i prezzi fissi, ma ci sono anche promozioni come lo sconto del 10% sui prodotti a marchio e i carrelli a prezzo unico con offerte sul modello «30 prodotti a 30 euro». Le associazioni dei consumatori temono che il trimestre anti-inflazione si riveli «un flop». Qualcosa in più si capirà domenica facendo un giro nei negozi contrassegnati dal bollino con il carrello tricolore in vetrina.
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