Slitta a domani la decisione sulle nuove misure da introdurre in vista delle festivita’ natalizie. L’incontro di oggi tra Governo, Regioni, Anci e Upi, convocato dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia e di fatto interlocutorio, e’ servito ad illustrare ai presenti le due ipotesi sul tavolo dell’esecutivo. Da una parte un lockdown prolungato dal 24 dicembre al 6 gennaio, dall’altra uno ‘alternato’ che comprenda i festivi e i prefestivi. Quindi due blocchi: il primo da 24 al 26 dicembre, il secondo dal 31 al 3 gennaio. Al nuovo incontro di domani, quello definitivo, e’ prevista la presenza anche del premier Giuseppe Conte. Il ministro Boccia, secondo quanto si apprende, ha chiesto “unita’” sulle misure da introdurre: “Le festivita’ di Natale- avrebbe detto- sono piu’ rischiose di Ferragosto. La proposta di maggiori restrizioni e’ legata alla necessita’ di dare un ulteriore impulso al contenimento del contagio per poter alleggerire sempre piu’ il peso sulle reti sanitarie. Il raffreddamento della curva e la riduzione dell’Rt e’ un ottimo risultato che abbiamo raggiunto insieme evitando il lockdown nazionale in questi mesi grazie al sistema degli interventi territoriali. Siamo passati da 1,72 allo 0,8. Ma il nostro impegno aggiuntivo oggi e’ legato soprattutto alla consapevolezza che abbiamo davanti i mesi invernali piu’ difficili ma con la prospettiva certa del piano di vaccinazione che dobbiamo accompagnare nel miglior modo possibile”. “Il modo in cui usciremo dalle festivita’ di Natale determinera’ la nostra riserva e l’aiuto alle reti sanitarie per i tre mesi successivi- ha sottolineato ancora Boccia- Dalle Regioni ieri e’ emerso un auspicio, condiviso dalla quasi totalita’ dei presidenti, di misure piu’ restrittive accompagnati da ristori certi che vareremo tempestivamente”.

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