‘’Suggestioni di colori, formulazioni spaziali, ritmi…, sempre e soprattutto suggestioni. La città di Gerace oggi come cento anni fa mantiene un fascino che induce il visitatore a restare incapsulato in suggestioni di ampio riscontro’’.
Il Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Calabria ha predisposto il finanziamento sulla verifica del rischio sismico e riduzione della vulnerabilità sismica dell’intero complesso monumentale della Cattedrale di Gerace, in cui si inserisce l’intervento di Svuotamento e Messa in Sicurezza di un vano adiacente la Cappella dell’Itria. L’intervento inserito, nell’ambito del Programma di Interventi della Legge 11 Dicembre 2016 n° 232 art. 1 c, 140, si prefigge di indagare e mettere in sicurezza un vano a ridosso della cappella dell’Itria, in modo che negli interventi successivi la conoscenza e la visibilità dell’attuale vano non visionabile, possa portare ad una valutazione della vulnerabilità globale del manufatto.
La Cattedrale, intitolata a Santa Maria Assunta, fu definita da Paolo Orsi la ‘’più imponente costruzione normanna della Calabria’’, è certamente da ritenersi uno degli impianti più significativi del Meridione d’Italia al punto da costituire, con le sue dirette pertinenze, la compatta cittadella di uno dei più forti nuclei religiosi della Calabria.
L’edificio religioso, che ha subito diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli, per effetto dei numerosi danni subiti a causa dei terremoti, si presenta come ‘’un palinsesto di forme architettoniche rivestite di linguaggi appartenenti a epoche e ambienti culturali diversi’’. Tale aspetto è dovuto a una serie di interventi trasformativi che hanno interessato il monumento nel lungo corso dei secoli alterandone sensibilmente l’assetto originario.
Nella considerazione delle vicende della Cattedrale riveste estrema importanza la questione della #Cripta e che, lungi dall’essere una semplice parte basamentale del presbiterio del tempio, è luogo assai strutturato e stratificato, corrispondente alla soprastante zona presbiteriale. E’ caratterizzata da un corpo centrale di forma a T e da un insieme di ventisei colonne che sorreggono capitelli scalpellati, sui quali sono impostate le crociere di copertura, dalla cappella di San Giuseppe, chiamata anche Sacrestia inferiore, corrispondente alla soprastante cappella del Sacramento e ubicata nel corpo aggiunto nei primi decenni del XV secolo, dal sacello della Madonna dell’Itria, scavato nel calcare e corrispondente ad una porzione della superiore navata centrale e infine da due vani scavati sui lati del sacello e di età anteriore alla costruzione della Cattedrale.
La particolare importanza della Cattedrale di Gerace, documento unico e irripetibile dell’architettura Bizantina- Normanna, che contiene segni e tracce di una complessa stratificazione storica che va dal X al XVIII secolo, è attestata dalla costante attenzione riservatale e richiede un livello di notevole cura negli interventi.
Le particolari vicende storiche che hanno determinato la costruzione e la conformazione di questa fabbrica hanno fatto aprire, da oltre 120 anni, un dibattito sull’origine e la datazione d’impianto che ‘’non riguarda solo la migliore identificazione di un manufatto architettonico ma anche la più complessa motivazione, storica e politica, che ne determina la costruzione e ne rende possibile la manifestazione formale’’.
La presentazione dei primi risultati degli interventi in corso nella Cripta avverrà in data Venerdi 29 Dicembre alle ore 11.00 presso il Salone dell’Arazzo della Cittadella Vescovile.
Soprintendenza ABAP per la città di Reggio Calabria e Vibo Valentia
Fonte e foto pagina fb Segretariato Regionale del MiC per la Calabria