Aristide Bava
SIDERNO – Dopo lo stato di agitazione arriva lo sciopero dei dipendenti di Locride Ambiente. Con una nota di ieri indirizzata alla Prefettura e ai Comuni di Grotteria, Mrina di Gioiosa ,Monastercae, Motta San Giovanni , Rosarno e Siderno oltre che alla stessa struttura di Locride Ambiente il Coordinatore provinciale dello Slai cobas Nazzareno Piperno ha dato notizia che facendo seguito alla precedente nota del 16 Gennaio 2020 con la quale era stato proclamato lo stato di agitazione per il mancato pagamento degli stipendi dei lavoratori assunti presso i Comuni chiamati in causa ha preso atto che nessun cambiamento si è verificato. Di conseguenza chiedendo qualche iniziativa nel tenttivo di evitare lo sciopero dopo aver appunto precisato la mancanza di novità da quando sono state avviate le procedure ” per il tentativo di raffreddamento e dalla proclamazione dello stato di agitazione” e preso atto che ” la situazione dei lavoratori non è mutata persistendo, sempre, i gravi problemi economici non potendo i dipendenti soddisfare quelle che sono le necessità quotidiane delle loro famiglie”, si dichiara , appunto una giornata di sciopero per venerdi 31 gennaio. Nella nota lo Slai Cobas dichiara la disponibilità a revocare l’iniziativa di lotta intrapresa “qualora l’Azienda corrisponda ai lavoratori le retribuzioni dovute”. L’iniziativa è stata adottata “per mancato pagamento degli stipendi di Settembre,Ottobre,Novembre e Dicembre, nonche’ la mancata attivazione del potere sostitutivo ex art.30 dei Comuni indicati in oggetto (esclusi Motta e Rosarno dove non e’ stato attivato)- esperimento procedura conciliativa e di raffreddamento “ . Nella nota si avverte che “In mancanza di riscontro positivo , lo sciopero sarà inevitabile e si terrà nella data indicata”. E’ l’ennesima puntata di una telenovela che ormai si trascina da parecchi mesi e della quale purtroppo a farne le spese sonoproprio i lavoratori di loride Ambinte che, malgrado tutto,stanno facendo una lavoroencomiabile lalgrado la pesante situazione che si trascina da tanto tempo. Da un lato i lavoratori, tramite il sindacato ,rivendicano i loro giusti diritti e attendono da tempo che i loro compensi mensili vengano effettuti con la giusta e necessaria puntualità; dall’altro lato Locride Ambiente chiama in causa i Comuni che rimangono arretrati nei pagamenti ( certamente per le ben note carenze economiche che si accompagnano ai loro bilanci ) e , quindi , mettono la società nella impossibilità di far fronte ai dovuti impegni per carenza di liquidità. Un po come ilcane che s morde la coda. A farne le spese, però sono proprio i lavoratori che continuano a soffrire questi ritardi e molti di essi – è giusto dirlo – hanno seri problemi di sopravvivenza quotidiana.