R. e P.
Chi trova un amico trova un tesoro – o meglio – trova un lavoro, scriveva il giornale “Repubblica” il 2 luglio scorso, a proposito della recentissima tornata di assunzioni in RAI che ha suscitato un’ondata di indignazione nazionale e che ha trovato larga eco di consensi nella stampa.
Il presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana ha denunciato che, dopo anni di concorsi e di selezioni pubbliche, si è tornati al metodo della vecchia politica, dei meccanismi clientelari, delle assunzioni di amici e parenti!
Tanti hanno chiesto, anche membri del comitato parlamentare di vigilanza, l’immediata riforma della “governance” dell’azienda affermando che, la più grande azienda culturale del Paese, non può diventare un marchettificio ed essere messa in mano agli amici degli amici.
Orbene, se vi è stata questa generale reazione della Società Civile Nazionale a fronte di poche assunzioni nell’universo del personale RAI, perché a Roccella Ionica, dove con l’assunzione senza idonea pubblicità e selezione meritocratica, con bandi ad personam per quattro amici degli amici al Porto (la più grande azienda comunale) che ha rappresentato il raddoppio del personale già presente in pianta organica e per di più in piena campagna elettorale, non si è levata la stessa indignazione???
E’ amaro doverlo constatare ma, evidentemente, Roccella non ha più una società civile, o meglio i cittadini, con il loro voto massificato in favore di chi ha degradato il potere comunale a gestione di basso livello, hanno posto il paese fuori dalla “Società Civile Nazionale”.
Riflettano i cittadini che hanno decretato, col loro voto, la loro assenza di coscienza critica, il passaggio di Roccella da paese democratico a paese del terzo mondo.
In Italia i diritti sociali e civili esistono ancora, nel nostro Paese non più, noi continueremo ad opporci a questi sistemi affinché Roccella torni ad essere il paese democratico e civile che è stato.
ROCCELLA IN COMUNE – PRIMA LE PERSONE