R. e P.
Oltre 40 anni or sono fu approvato il Piano Regolatore Generale di Roccella Ionica che prevedeva una estensione di terreni edificabili da Barruca a Canne passando per il Bosco Catalano.
Il piano prevedeva, oltre alle diverse zone B – immediatamente adiacenti il centro abitato – zone di completamento e recupero, zone C di espansione, ben 10 zone T turistiche, poi zone SP servizi privati, con una estensione di zone edificabili assolutamente fuori misura per giustificare la quale era stata fatta una previsione della crescita della popolazione fino a 20.000 unità.
All’epoca apparse sui muri della città un manifesto, che aveva esattamente lo stesso titolo di questo testo, nel quale si affermava che lo strumento PRG non era altro che “fumo negli occhi”, sparso a piene mani nei confronti dei piccoli proprietari, con il quale dietro una generica previsione di rendere edificabili tutti i terreni che circondavano il centro abitato, evitando di scendere nei particolari per non suscitare scontenti ed ostilità, si faceva un’operazione di paternalismo clientelare tesa a suscitare un generico consenso. Il tutto nel quadro di iperboliche e quanto mai fantasiose curve di incremento della popolazione residente nettamente in contrasto con la tendenza al ribasso mostrata dalla realtà negli ultimi anni.
Quelle parole, assolutamente realistiche, si sono rivelate profetiche.
Infatti, nei successivi 40 anni e fino a tutt’oggi, nessuno ha potuto legittimamente porre su quella vasta estensione di suoli, teoricamente edificabili, un solo mattone.
È cominciata, invece, una vera e propria opera di “taglieggiamento” ai danni dei proprietari di quei suoli, che si sono visti costretti a pagare, in tutti questi anni, le imposte su quegli immobili in una misura che prendeva in considerazione una qualificazione edificatoria dei terreni, di fatto inesistente.
Da qualche settimana stanno pervenendo ai cittadini proprietari di terreni delle lettere da parte dell’amministrazione comunale con le quali si comunica che “con deliberazione del 27/06/2023 la Giunta Comunale al fine di regolamentare la propria azione di controllo ha determinato i valori minimi di riferimento delle aree edificabili.”.
Ebbene, le cosiddette “aree edificabili” in questione, di cui sono stati rideterminati i valori minimi, non sono altro che i terreni ricompresi nel PRG sui quali di fatto in tutti questi anni e tutt’oggi non è stato e non è possibile intraprendere alcuna attività edificatoria. Terreni, quindi, che non hanno potuto essere né utilizzati quali aree edificabili e tanto meno commercializzati come tali, considerato che nessuno è disponibile a comprarli se non al valore di terreni agricoli, ma che continuano pervicacemente ad essere tassati quali aree edificabili.
Un inasprimento della tassazione, peraltro portata al massimo dell’aliquota possibile, che non solo non trova alcuna giustificazione, ma anzi protrae ed addirittura aggrava una condizione di assoluta ingiustizia e di vessazione nei confronti di questi cittadini, che – anziché essere ulteriormente oppressi con questa tassazione iniqua ed intollerabile – dovrebbero, invece, essere risarciti, per aver versato per decenni imposte su presupposti impositivi di fatto inesistenti.
Tutto ciò non fa altro che confermare, ove mai ce ne fosse stato bisogno, quanto lontani siano dalla realtà gli attuali amministratori di questo paese che, anziché prodigarsi per alleviare le condizioni di sofferenza dei cittadini, si adoperano, invece, ad utilizzare i cittadini come bancomat, alimentando per questa via un clima di sfiducia, di disaffezione e di distacco nei confronti delle istituzioni.
Sappiamo bene che i cittadini sono consapevoli della gravità della situazione e della necessità di imprimere una svolta al paese verso un progetto indirizzato a mettere al primo posto gli interessi delle PERSONE.
I Cittadini non devono essere visti come limoni da spremere ma come PERSONE e RISORSE che meritano di avere una occasione e una opportunità di crescita e di sviluppo economico, qui, in questo paese, TUTTO DA VALORIZZARE CON IL CONTRIBUTO DI TUTTI.
Associazione politico culturale
ROCCELLA BENE COMUNE