R. e P.

Archiviata l’esperienza delle elezioni Europee, alleanze ed accordi inclusi, Italia del Meridione riprende il suo percorso, perché la Politica non va mai in ferie dovendosi occupare delle questioni che di giorno in giorno si verificano. Per quanto riguarda la Politica Calabrese, tiene banco la discussione sull’Autonomia Differenzia, varata e promulgata subito “dopo” le elezioni europee. Su questo tema c’è da registrare la posizione interessante e, quantomeno, dubbiosa, il “ni” del Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che crea qualche fibrillazione anche nella maggioranza di Governo. Stamattina sui Media vengono riportate delle dichiarazioni del Ministro Calderoli che rinvia il finanziamento dei LEP al 2026, dichiarazioni che fanno aumentare i dubbi tra coloro che si sono schierati contro l’Autonomia differenziata.

Noi stessi che abbiamo cercato di esprimerci nel merito, senza pregiudiziali, di fronte a questa confusione ci convinciamo che non si può non dichiararsi fermamente contrari, nonostante la speranza che questa riforma andasse a colpire la norma sul finanziamento agli Enti Locali in base alla spesa storica piuttosto che sui fabbisogni reali dei vari Enti, che rimane uno dei punti fondanti di IdM. Non ha certamente aiutato la fuga in avanti del Governatore del Veneto, Zaia, che ha fatto salire l’allarme sul rischio che il Nord voglia partire senza aspettare i LEP lasciando il cerino in mano al Sud in attesa dei famigerati LEP. Questi motivi, dunque, ci portano ad assumere una posizione contraria sulla riforma che sembra piombare ogni giorno di più nella confusione sui finanziamenti, nell’incertezza sui tempi di attuazione con il referendum popolare contro alle porte. A tutto ciò, a livello provinciale sono pervenute novità molto preoccuparti dalle inchieste che vedono coinvolti dei politici di Reggio Calabria, tra gli altri, anche il Sindaco Falcomatà, situazione che potrebbe portare alle dimissioni per evitare lo scioglimento dell’Amministrazione. Possibilità, quest’ultima, che trascinerebbe in una crisi politica tutta la provincia dal momento che quel pastrocchio della legge Delrio sulle province attribuisce il ruolo di Presidente al Sindaco di Reggio. A tal proposito, essendo noi da sempre impegnati ad evidenziare il problema gravissimo che si verifica quando l’elezione del consiglio metropolitano incrocia delle amministrazioni locali sciolte per infiltrazione o altri motivi, determinando, di fatto, l’estromissione (per noi incostituzionale), di intere comunità sia dalla possibilità di avere amministratori candidati nella lista per il consiglio metropolitano che dalla possibilità per i cittadini di poter votare per i candidati in lista, ci preoccupa il ritardo nella riforma della legge elettorale specifica per le Città Metropolitane. Una nuova legge elettorale che ripristini la Democrazia anche laddove ci dovessero essere amministrazioni comunali sciolte. Tenendo conto del fatto che la Provincia di Reggio Calabria detiene il triste primato di amministrazioni sciolte per infiltrazione, credo sia più che comprensibile la nostra preoccupazione su questo problema. Con la speranza che oltre alla legge elettorale per le province si metta mano anche alla tanto criticata legge sugli scioglimenti dei consigli comunali. Pietro Sergi, Segretario Provinciale Italia del Meridione Reggio Calabria per il Direttivo Provinciale