Quando delle atrocità , alimentate da politiche ideologiche nocive, calpestano la vita e la dignità dell’uomo, vengono differenziate da altre , in base al colore o alla loro genetica ideologica, si sbaglia, non bisogna differenziarle una dall’altra , bensì occorrerebbe condannarle, respingerle e ricordarne le nefandezze e le violenze contro il genere umano , affinchè il ricordo possa educare le nuove generazioni a non errare nuovamente.

Come il 27 gennaio , nel giorno della Memoria , della Shoah, dove i totalitarismi nazi-fascisti , produssero atroci stermini, affossando la dignità del popolo ebraico e non solo, alla stessa maniera bisogna respingere, isolare , condannare e ricordare le vittime portate dalla dittatura comunista russa nei gulag e quello sul territorio italiano , dei comunisti titiani , nelle vergognose e vili famigerate foibe.

Già le foibe, canalizzazioni nella profondità del sottosuolo, teatro di dove a recitare la parte dell’attrice “protagonista”, è stata solo la tragica morte di tanti fratelli italiani che si opponevano e resistevano alla dittatura slava confinante. Tante dignità umane calpestate, tante vittime frutto della scellerata ideologia comunista titiana, che nella sua atrocità, ignoranza e indegno effetto, va messa sullo stesso livello di quelle naziste, fasciste e comuniste russe che sono solo accumunate da uno stesso fattore, quello di sterminare i diversi, tutti coloro che erano contro e avevano un pensiero libero e non erano allineati al pensiero unico o non appoggiavano colui che aveva pieni poteri.

Visto che di dignità umana , di vite ne sono state sacrificate tantissime, occorre percorrere una strada civile di ritorno nel poter cercare di riconquistare tutto quello che si è perso, andrebbe riconquistata con l’unico ricordo condiviso e con la palese distanza da quei crimini sull’uomo generati da tarate ideologie e sete di potere , non conquistato con la civiltà e il progresso , ma con la violenza e la sopraffazione.

Non esistono buoni o cattivi, rossi o neri, belli o brutti, giusti o ingiusti, esistono solo uomini che hanno ricevuto dal buon Dio (che ognuno di noi professa), il dono dell’intelletto, stessa ricchezza che ogni uomo dovrà farne tesoro , carta vincente da giocarsi sul tavolo del buon senso , per giocare apertamente la partita sulla questione morale , nella più forte onestà politica e umana di ammettere tutti gli indegni errori del passato, al solo fine di unirsi sinergicamente ,nel ricordo condiviso di tutti, proprio tutti, senza distinzione alcuna , ne di colore, religione, estrazione sociale , politica e umana. L’investimento più redditizio , sarà quello di non differenziare nessun colore ,perché il colore della dignità dell’uomo , è neutro è bianco ed occorrerà tenerlo candido , per il viver civile e non macchiarlo come in passato e gettarlo nelle viscere buie della terra , privandole il dono della vita che nessuno può privare all’uomo nel trionfo della libertà , della civiltà e della democrazia.

Oggi 10 febbraio, ricordiamo tutte le vittime delle foibe che sono continuate ad essere sacrificate anche dopo la fine della guerra dalle folli e violente persecuzioni del Maresciallo slavo Tito.
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Gianpiero Taverniti