R.  e P.

E’ cosa ormai risaputa, convalidata dai recenti fatti, che nessuno tiene in serbo ricette risolutive di tutti i problemi che riguardano una città o una comunità, ma anche quando pensiamo di non farcela più, dobbiamo trovare dentro di noi la forza per riuscire a raggiungere i nostri obiettivi.

Non passa giorno in cui non penso a come si è ridotto questo nostro paese e a come affrontare i molteplici problemi che incombono sullo stesso.

Oggi voglio fare riferimento alla mia ultima “lettera aperta”, inviata ai cittadini e ai Sigg. Commissari della Nostra Città, apparsa qualche mese fa sulla stampa locale, con la quale plaudivo l’impegno e l’ottima organizzazione delle manifestazioni in onore di Maria Santissima di Porto Salvo e sollecitavo nel contempo la soluzione di alcuni dei problemi non risolti dall’ex Amministrazione Comunale.

A questo proposito mi corre subito l’obbligo di ringraziare i Sig.ri Dirigenti Commissari che con l’ordinanza dirigenziale n° 35 sett. 7 Polizia Municipale del 22/10/2018 prot. N° 30262 hanno sbloccato l’impasse relativa ai “dossi” di via F. Macrì/via Caldara, accogliendo così, uno dei punti da me sollecitati, eliminando totalmente quei rallentatori di velocità poco idonei alla strada in oggetto e risultati essere pericolosi per i veicoli di pronto soccorso e pronto intervento.

Il problema è risolvibile in vari modi, ma le indicazioni si trovano nell’art. 42 Cod. Str., con i cosiddetti “Rallentatori di velocità”:

  1. Su tutte le strade, per tutta la larghezza della carreggiata, ovvero per una o più corsie nel senso di marcia interessato, si possono adottare sistemi di rallentamento della velocità costituiti da bande trasversali ad effetto ottico, acustico o vibratorio, ottenibili con opportuni mezzi di segnalamento orizzontale o trattamento della superficie della pavimentazione.
  2. I sistemi di rallentamento ad effetto ottico sono realizzati mediante applicazione in serie di almeno 4 strisce bianche rifrangenti con larghezza crescente nel senso di marcia e distanziamento decrescente. La prima striscia deve avere una larghezza di 20 cm, le successive con incremento di almeno 10 cm di larghezza.
  3. I sistemi di rallentamento ad effetto acustico sono realizzati mediante irruvidimento della pavimentazione stradale ottenuta con la scarificazione o incisione superficiale della stessa o con l’applicazione di strati sottili di materiale in rilievo in aderenza, eventualmente integrato con dispositivi rifrangenti. Tali dispositivi possono anche determinare effetti vibratori di limitata intensità.

E’ ovvia e consequenziale una domanda: ma era proprio necessaria una spesa “frettolosa” per l’acquisto e montaggio di quei rallentatori fuorilegge? E ancora: chi pagherà le spese sostenute per un sistema che non è servito a nulla. Almeno a quest’ultima domanda una risposta certa c’è… “Noi tutti”.

Mi compiaccio inoltre con il comando dei Vigili che ha saputo stimolare le istituzioni che rappresentano l’Amministrazione, contribuendo a far eliminare quel pericolo permanente per tutti i cittadini.

Attendo inoltre con fiducia, la risoluzione di altre criticità da me più volte sollecitate all’ex Amministrazione quali:

– la discarica a cielo aperto situata in Piazza Cittadinanza Europea, che oltre ad essere un’ indecenza e una dimostrazione di inciviltà da parte di tutti noi cittadini che continuiamo ad abbandonare di tutto, è anche frutto di disinformazione e di poca informazione alla luce del fatto che il container che tutti i mercoledì veniva messo a disposizione dei cittadini in Piazza della Cittadinanza Europea è stato spostato all’isola ecologica che si trova nell’area adiacente al depuratore comunale.

A questo riguardo invito l’Amministrazione Commissariale ad accelerare l’apertura completa dell’isola ecologica che oramai aspettiamo da qualche anno e che permetterebbe di fare realmente la raccolta differenziata dei rifiuti.

– Altra nota dolente che voglio evidenziare è l’illuminazione pubblica in città, sia nelle piazze che nelle ville per non parlare delle strade, dove troppo spesso si verificano cadute di pali della luce che da troppo tempo mancano di manutenzione. A questo riguardo stiamo ancora aspettando la cosiddetta E.S.Co (Energy Service Company) che nel lontano 2015 era stata presentata dall’appena insediata amministrazione come società in grado e disponibile ad investire sulla gestione della nostra illuminazione pubblica attraverso la sostituzione di tutti i pali e delle lampade ad incandescenza/luminescenza con quelle molto più performanti a led. Attendiamo a riguardo, che i Commissari possano fare luce sulla fine che abbia fatto quel progetto e quel contratto tra il Comune e la E.S.Co o su quale scrivania del nostro Comune giaccia abbandonato.

Per il momento scelgo di fermarmi non perché non ci siano altri punti rilevanti da risolvere sul territorio comunale, ma solo per non dilungarmi troppo anche se mi sento di dover aggiungere un piccolo pensiero per tutti quei concittadini colpiti qualche settimana fa dalla tromba d’aria abbattutasi su Siderno, nella speranza che la nostra Terna Commissariale possa dare un supporto economico appropriato per permettere una immediata ripresa di tutta l’area colpita.

E’ chiaro che tante sono le difficoltà e che non è facile districarsi tra mille incertezze, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare, intanto ribadisco il mio ringraziamento ai Commissari per l’efficienza e l’impegno che stanno dimostrando e attendo fiducioso altri segnali positivi che tutti stiamo aspettando.

Carmelo Tripodi