Lo scorso 29 settembre, dopo un pomposo comunicato stampa, il sindaco Pietro Fuda e l’Amministrazione Comunale avevano illustrato, presso la sala del consiglio comunale, il nuovo progetto relativo all’illuminazione pubblica cittadino. “Siderno vuole diventare una Smart City, ovvero una “Città intelligente” che punta a uno sviluppo economico sostenibile e a un’elevata qualità della vita della sua comunità: ogni azione politica deve essere supportata da scelte lungimiranti per creare strutture efficienti e al passo coi tempi, creando nuove imprese e facilitando il lavoro di quelle che ci sono già”. Così dichiaravano gli attuali amministratori comunali sidernesi. “Si partirà dalla riqualificazione dell’impianto d’illuminazione esistente sia dal punto di vista dell’efficienza energetica sia ammodernando gli apparati che porteranno così a consistenti risparmi in termini di consumo e manutenzione. In pratica verranno sostituiti i corpi illuminanti, sia nel centro sia in periferia, con nuovi impianti aLED di ultima generazione che garantiscono una consistente riduzione dell’impatto ambientale. L’ amministrazione con questo progetto intendeva proiettare Siderno nel futuro, in linea con i trend e le evoluzioni previste a livello nazionale ed internazionale, perché nell’ottica del modello Smart City sarà possibile offrire anche servizi digitali innovativi, quali videosorveglianza, analisi delle immagini, connettività wi-fi, chiamate di emergenza, diffusione sonora, raccolta di dati ambientali e parcheggi a pagamento. Tutto questo al fine di garantire e migliorare il panorama urbano, offrire spazi sempre più vivibili e servizi innovativi. Insomma, una moderna città della luce a beneficio del cittadino e del turista”. Domanda: siamo al 16 gennaio, e dopo tutte queste promesse, qualcuno a Siderno si è accorto di qualcosa ?
Antonio Tassone