Non ci stanno gli autisti dell’azienda Federico ad essere tacciati di intolleranza, e giunti stamane nella nostra redazione hanno voluto dire la loro su quello che il giornale online “Ciavula” ha definito episodio di razzismo. Brevemente riepiloghiamo quello che è stato riportato: lunedì scorso alla fermata di Caulonia Marina, intorno alle 13:00, sono stati chiamati dall’autista del pullman i Carabinieri  per far scendere una signora di colore , che protestava. Il motivo del contendere ? la  signora con una bambina piccola voleva fermarsi a Riace e l’autista non acconsentiva alla sua richiesta di fermata straordinaria. Il fatto grave, si legge, è che lo stesso rispetto delle regole non era valso  per altri due ragazzi, bianchi, ai quali era stata consentita la fermata straordinaria. Gli autisti, a difesa del loro collega, ribadiscono che non si può parlare di razzismo:, è vero, dicono, che alla signora di colore è stata negata la fermata straordinaria ma semplicemente perché la sua richiesta ricadeva su una zona nei pressi della statale 106 nei pressi della, stazione di servizio Esso di Riace Marina, zona altamente pericolosa. Tanti ricordano, infatti, che proprio la qualche mese fa una signora proprio in quella zona venne travolta da un’ auto proprio mentre scendeva da un pullman. E’ vero anche, continuano, che la fermata straordinaria è sì stata concessa ai ragazzi, bianchi, ma semplicemente perché si trattava del centro abitato di Riace. la stessa richiesta, affermano i dipendenti della ditta Federico, sarebbe stata acconsentita anche alla signora di colore. In merito ad atteggiamenti razzisti sul pullman, ribadiscono: ci sentiamo addolorati per l’episodio, ma vogliamo precisare che alla non accettazione di fermata da parte dell’autista è stata la donna di colore ad insultarlo tirandogli addosso la macchinetta utilizzata per obliterare i biglietti.

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