Con un aumento giornaliero del 2%, la Calabria raggiunge il livello limite del 30% dei posti occupati in area medica (il valore più alto in tutta Italia), che equivalgono al passaggio dalla zona gialla a quella arancione. Ma il declassamento, almeno per un altra settimana, resta scongiurato perchè le terapie intensive, seppur in costante crescita, restano sotto la soglia limite del 20%. In base all’ultimo report dell’Agenas, i posti letto occupati nella nostra regione in rianimazione sono al 15%. Ma in tutta Italia i ricoveri continuano a registrare un incremento costante raggiungendo il 17% a livello nazionale. E il valore cresce maggiormente in 12 regioni: Abruzzo (al 13%), Basilicata (15%), Calabria (30%), Campania (15%), Lazio (17%), Lombardia (18%), Molise (11%), Piemonte (20%), Sardegna (9%), Toscana (11%), Umbria(17%), Veneto (19%). Il monitoraggio Agenas confronta i dati del 29/12 con quelli del giorno precedente. Il valore è in calo a Bolzano (16%) e Valle d’Aosta (28%). Ferme, ma oltre il 15% della soglia di allerta, Friuli e Marche (22%), Liguria (29%), Trento (18%), Sicilia (19%).

Il 13% dei posti letto in terapia intensiva in Italia è occupato da pazienti con Covid-19 e il tasso cresce in 7 regioni: Basilicata (arrivando al 3%) Calabria (15%), Campania (7%), Lazio (16%), Piemonte (16%), Sardegna (7%), Veneto (18%). Il tasso è stabile ma oltre la soglia del 10% (uno dei parametri per il passaggio in zona gialla) in Abruzzo e Emilia Romagna (13%), Friuli Venezia Giulia (15%), Marche (17%), Bolzano (18%), Toscana (14%). Si registra invece un calo in Liguria (17%), Lombardia (12%), Molise (3%), Pa Trento (23%). A livello nazionale, il tasso di occupazione dei posti letto da parte dei pazienti Covid nelle terapie intensive è passato dal 10% del 17 dicembre al 13% registrato il 28 e 29 dicembre. Gli ultimi giorni hanno visto quindi consolidare il superamento della soglia critica del 10%.