In un paese del mezzogiorno un giovane adolescente proietta tutte le sue passioni verso una ragazza più grande.

Il video, spigliato e ironicamente malizioso, è stato interamente girato a Siderno: città natale del giovane cantautore, che ha reso la Calabria uno dei fulcri tematici delle sue canzoni.

 “Ginevravagina”  è il nuovo singolo di Nebraska in uscita il 15 aprile su tutte le piattaforme digitali.

È un tuffo nell’adolescenza con tutte le sue pulsioni straripanti e le insicurezze di fronte un mondo ancora tutto da scoprire: soprattutto quello del sesso.

Il titolo gioca sul nome della ragazza dei sogni e del pensiero impulsivo a cui può essere associato da un adolescente ai suoi primi incontri.
“Ginevravagina perdonami” recita il cantautore in un testo minimale e metaforico.

Per questa canzone NEBRASKA ha deciso di lasciarsi ispirare dagli ascolti del suo liceo. Synth straripanti e ritmi serrati ci travolgono con quella stessa incontenibile energia che solo quegli anni possono regalarti.

Riguardo a questo singolo NEBRASKA afferma:

Ho scritto Ginevravagina nel 2019, ripensando alla mia ormai passata adolescenza. Viverla non è stato per nulla facile, ricordarla è stato molto divertente; un po’ come in questa canzone. Mi viene da ridere se penso con quanta facilità le forme della natura riuscivano a rimandarmi alle forme femminili, poi però la mia prima volta non riuscivo nemmeno a slacciare un reggiseno. Ho cercato di fare in modo che la canzone sapesse di adolescenza anche nel sound, ai miei tanto amati Blink-182 ho voluto rubare il ritmo, ai 1975 invece il loro pop “sintetico”. Ginevravagina è una canzone irrequieta, come tutte le mie pulsioni da sedicenne affamato.”

BIOGRAFIA

Nebraska è uno stato degli Stati Uniti e un album di Bruce Springsteen, ma da adesso è anche il nome di un cantautore.

Nella sua musica ci trovi il mare: l’odore salmastro dell’acqua salata, il respiro delle onde che si infrangono sulle spiagge della Calabria.

Nebraska in realtà si chiama Salvatore Spadaro, giovane classe 2000.

Siderno è la sua città originaria ma guardando il proprio padre, uno chef che lavora in Emilia Romagna, ha capito che per realizzare i propri sogni bisogna andare via da lì.

Salvatore ci passa la sua infanzia, ascoltando la musica dei grandi cantautori, scappando di nascosto per andare fino a Milano per vedere il concerto dei Blink-182.

Intanto scrive la sua musica, che già coglie nel segno e lo porta a studiare al C.E.T. di Mogol, passando così gli ultimi anni del liceo a metà tra la Calabria e l’Umbria.

Dopo diverse esperienze come frontman di band locali, sceglie di intraprendere il suo percorso da solista con il nome di Nebraska.

Per gli studi universitari si trasferisce a Roma affacciandosi sulla scena indie della città. Partecipa al One Shot Game 2019 promosso da Honiro Label vincendolo e firmando proprio per la celebre label capitolina.

Eppure se i suoi sogni stanno iniziando a prendere forma, per Nebraska il richiamo ancestrale è fortissimo. Vive costantemente il dissidio interiore tra l’assenza del mare e il ricordo di quest’ultimo suscitato dal Tevere.
Il suo primo disco, prodotto da Marta Venturini, parlerà di questo, della sua terra e dei sacrifici che comporta amarla da esule.