Il ritorno in carcere e’ legato al decreto del ministro Bonafede che ha previsto la rivalutazione dei casi di scarcerazione legati all’emergenza Covid e all’intervento del Dap , che ha trovato un posto nel carcere di Bari,dove a Filippone puo’ essere prestata assistenza specialistica.

 

La Corte d’assise di Reggio Calabria con un’ordinanza depositata ieri, ha respinto la richiesta dell’imputato di essere ricoverato in ospedale e disposto invece nei suoi confronti il ripristino della custodia cautelare in carcere: Filippone, che e’ stato detenuto a Torino, sara’ trasferito in carcere a Bari.

 

La Corte d’assise ha accolto la richiesta del pm, il quale sollecitava il ripristino della misura cautelare in carcere “per essere venute meno le ragioni che avevano giustificato la sostituzione della predetta misura con quella degli arresti domiciliari”.

 

Filippone è imputato nel processo “Ndrangheta stragista”, che lo vede accusato, insieme al boss siciliano Giuseppe Graviano, dei essere il mandante del duplice omicidio dei carabinieri Fava e Garofalo, avvenuto negli anni ’90 sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nei pressi di Scilla.