Sono 291 gli indagati coinvolti nell’operazione ‘Mandamento jonico’ che stamani ha permesso l’esecuzione di 116 persone e di individuare gerarchie e organigrammi di 23 cosche di ‘Ndrangheta. Agli indagati sono complessivamente addebitati 140 capi d’imputazione. L’indagine, sviluppata dai carabinieri del Ros e di Locri, ha interessato la quasi totalità delle organizzazioni criminali comprese nel mandamento jonico, da cui l’indagine prende il nome, composto dalle locali più strutturate e maggiormente legate alle tradizionali regole di ‘Ndrangheta, tanto da essere considerate il cuore dell’organizzazione. Gli investigatori hanno svolto perquisizioni e sequestri in tutti i principali centri della Locride, dove sono stati fermati affiliati alle locali di ‘Ndrangheta di Locri, Roghudi, Condofuri, San Lorenzo, Bova, Melito Porto Salvo, Palizzi, San Luca, Bovalino, Africo, Ferruzzano, Bianco, Ardore, Platì, Cirella di Platì, Careri, Natile di Careri, Portigliola, Sant’Ilario, tutte rientranti nel mandamento ionico. Arrestati anche alcuni affiliati alle locali di Reggio Calabria, cosca Ficara – Laetella e cosca Serraino e alla locale di Sinopoli del mandamento tirrenico. L’attività d’indagine è stata condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, diretta dal procuratore Federico Cafiero De Raho, dai sostituti procuratori Antonio De Bennardo, Francesco Tedesco e Simona Ferraiuolo, dai carabinieri del Ros – Raggruppamento operativo speciale diretti dal generale Giuseppe Governale, dal gruppo carabinieri di Locri comandato dal tenente colonnello Pasqualino Toscani,dal nucleo investigativo del Gruppo di Locri agli ordini del Capitano Fortunato Suriano, dalle compagnie carabinieri di Bianco e di Locri rispettivamente agli ordini del capitano Ermanno Soriano e del capitano Rosario Scotto Di Carlo.

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