È a 3 anni di reclusione la condanna che la procura di Torino ha chiesto oggi per I. Z., uno dei collaboratori di giustizia che con le sue dichiarazioni ha permesso di fare luce sulla presenza della ‘ndrangheta in Piemonte. L’imputato è sotto processo con accuse riconducibili alla associazione di stampo mafioso ma è stato lo stesso pubblico ministero a chiudere l’applicazione di tutte le attenuanti del caso. I.Z. fu arrestato nei primi giorni del 2018 per scontare una pena di lieve entità per reati comuni. Lui stesso, dal carcere, chiese di essere ascoltato dai magistrati della direzione Distrettuale Antimafia. Le sue dichiarazioni si sono rivelate utili nell’inchiesta chiamata Carminius-Fenice sulle attività delle cosche nelle zone di Carmagnola e dell’Artigiano. Attualmente è in regime di detenzione domiciliare.