«Le pizzerie e i ristoranti in Germania costituiscono un modo sicuro e facile per riciclare i proventi del traffico di droga e delle altre attività illecite, sia nella fase dell’acquisto delle attività commerciali che nel corso della gestione». L’ennesima conferma arriva dalla maxi-inchiesta “Eureka”, sfociata la settimana scorsa in centinaia di arresti proprio tra Italia e Germania, passando per il Belgio.

Il risultato è che la gran parte delle pizzerie di Duisburg, tanto per citare una località nota per la tragica strage di ’ndrangheta del Ferragosto 2007, fossero riconducibili alle famiglie di San Luca.

Un altro collaboratore ha dichiarato: «Molte delle famiglie avevano dei loro esponenti in Germania, in quanto lì si potevano facilmente aprire attività economiche di copertura (prevalentemente pizzerie da asporto e locali notturni) che, in realtà, fungevano da basi logistiche per il traffico di stupefacenti.

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