Scortato da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e’ arrivato questa mattina all’aeroporto di Fiumicino, proveniente da Duesseldorf, Antonio Strangio, di 40 anni, consegnato alle autorita’ italiane dopo essere stato arrestato a Moers il 2 maggio scorso dal Bundeskriminalamt in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dal Gip di Reggio Calabria nell’ambito dell’inchiesta “European ‘Ndrangheta connection”. L’operazione in cui era stato coinvolto Antonio Strangio, alias “Tt” e “il meccanico”, condotta in Italia e nel nord Europa, aveva riguardato, complessivamente, oltre 90 persone, consentendo di stroncare gli interessi delle cosche del mandamento jonico reggino nei traffici intercontinentali di droga e nel reimpiego dei proventi illeciti in settori commerciali come la ristorazione.

Gli investigatori lavorarono insieme con Eurojust e l’Agenzia Europol. Furono colpiti numerosi esponenti di importanti famiglie mafiose del Mandamento Ionico della provincia reggina, “disvelando gli interessi delle cosche nei traffici intercontinentali di droga, nel riciclaggio del denaro ‘sporco’ e nel reimpiego dei proventi illeciti in settori commerciali quali quello della ristorazione“. L’operazione “European ‘Ndrangheta connection” è stata il frutto di anni di intenso lavoro investigativo svolto nell’ambito del Joint Investigation Team costituito il 18.10.2016, a L’Aia (NL) tra Magistratura e Forze di Polizia di Italia, Paesi Bassi e Germania. Alla struttura hanno aderito, per l’Italia, la Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria con il supporto della Procura Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo, la Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria con il supporto del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro con il supporto del Servizio Centrale d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza ed il IV^ Gruppo del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza; per la Germania la Procura di Duisburg e il Bundeskriminalamt (B.K.A.) di Wiesbaden, per i Paesi Bassi la Procura di Zwolle e il F.I.O.D. (Corpo olandese di polizia fiscale ed economica) di Eindhoven. Antonio Strangio è stato indagato perché avrebbe – si aggiunge – posto in essere condotte delittuose in materia di stupefacenti, aggravate dall’aver agevolato la potente cosca di ‘ndrangheta dei Pelle – Vottari di San Luca. L’uomo dovrà rispondere in particolare di aver detenuto e poi venduto a Domenico Pelle, 27 anni, 4 o 5 pacchi di cocaina che quest’ultimo avrebbe dovuto tagliare per poi distribuire nella piazza di Milano, pagandola all’esito o scambiandola con eroina. Antonio Strangio è il cugino di Domenico Pelle, arrestato nell’ambito dell’operazione del 5 dicembre scorso, ed è nipote di Antonio Pelle cl. 1962 alias “la mamma”, elemento di vertice della cosca PELLE “Vancheddi” di San Luca, arrestato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria nel 2016 dopo 5 anni di latitanza; ed anche di Domenico Pelle Domenico cl. 1950 alias “Mico i Mata”, anch’egli in carcere per l’inchiesta “European ‘ndrangheta connection”. Dopo le formalità di rito negli uffici della Polizia di Frontiera Aerea di Roma Fiumicino, Antonio Strangio è stato condotto nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Anche in questa occasione, si è rivelata fondamentale l’attività del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia e le dirette intese fra Autorità Giudiziarie e Forze di Polizia di Italia e Germania, sotto l’egida di Eurojust.

Lr