“Negli ultimi 20 anni il rapporto si è capovolto, 20- 25 anni fa erano gli ‘ndranghetisti che cercavano i politici, oggi sono i politici che cercano gli ‘ndranghetisti per avere pacchetti di voti in cambio di appalti. Oggi l”ndrangheta è più forte e credibile rispetto alla politica. Un candidato politico mediamente è sul territorio 5 sei mesi prima delle elezioni, il capo ‘ndraghetista è 365 giorni l’anno sul territorio. Il capo mafia dà risposte clientelari, drogate, parziali, ma dà risposte, mentre in certi territori la politica è assente”. E’ quanto afferma il Procuratore Capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, durante la trasmissione “dìMartedì” su La7. “I capi mafia hanno, quindi, pacchetti di voti che spostati a destra o sinistra determineranno i sindaci – sottolinea Gratteri – e determineranno anche le cogestioni della cosa politica. E capita che proprio l”ndrangheta a nominare il candidato sindaco”, conclude.