Per fare comprendere la forza e il controllo del territorio sia dei locali di ‘ndrangheta di Mileto che di quelli di Zungri è emerso che questi sono stati in grado di imporre ai panifici delle zone sotto il loro controllo il prezzo minimo del pane ovvero meno di 2,50 euro non si poteva scendere“. Lo ha detto il Procuratore Nicola Gratteri nella conferenza stampa, a Catanzaro, per illustrare i dettagli dell’operazione “Maestrale-Carthago”.

“Questo dà la misura – ha aggiunto Gratteri – del controllo del respiro e del battito cardiaco del territorio; dà la misura di come queste imprese mafiose controllavano qualsiasi attività economica, anche minima, anche di beni essenziali come può essere il pane” e i titolari delle attività “sottostavano a questa sorta di codice non scritto”.

“In questa indagine –ha detto ancora il procuratore – parlano 18 collaboratori di giustizia che danno versioni concordanti e univoche su tutti i capi di imputazione. Il lavoro è stato fatto dalla Procura in perfetta sintonia con i migliori uomini dei carabinieri che operano a Vibo Valentia e con i loro colleghi del Ros. L’operazione di oggi si è concentrata sui due locali di di Mileto e di Zungri che sono famiglie di ‘ndrangheta di Serie A e che hanno fatto luce sugli appalti sull’asse di Vibo Valentia per quanto riguarda le mense dell’Asp, ma anche per le tangenti su tutte le attività di ristorazione e gli alberghi della Costa degli Dei. Per non parlare le armi, la droga, le altre attività estorsive e anche la gestione dei migranti non accompagnati che, come ha spiegato il colonnello Luca Toti, comandante provinciale dell’Arma di Vibo, avrebbe fruttato alle cosche circa mezzo milione di euro di introiti”. 

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