Due italiani di origine calabrese, identificati come presunti affiliati alla ‘ndrangheta, sono stati arrestati in un porto a 250 km dalla capitale del Paraguay, Asuncion. In seguito sono stati entrambi espulsi. Lo hanno annunciato le autorità di sicurezza paraguayane. I due indagati, che portano lo stesso nome, sono cugini di primo grado, di 22 e 26 anni.

Accompagnati su un volo Asuncion-Madrid, sono poi stati consegnati all’Italia nella capitale spagnola, ha riferito ai giornalisti il capo dell’Interpol Paraguay, Carlos Duré. I due uomini viaggiavano su un furgone nel porto di Rosario quando sono stati arrestati, mercoledì scorso. “Non facevano turismo in Paraguay” e avevano invece “un obiettivo criminale“, ha ipotizzato Duré, parlando di possibili contatti per esportare cocaina in Europa.

Per la polizia europea, negli ultimi tre anni sono arrivate nel Vecchio Continente dal Paraguay circa 40 tonnellate di droga. Giovedì è stato espulso anche un brasiliano che viaggiava con i presunti ‘ndranghetisti per essere consegnato alle autorità del suo Paese. Anche quest’ultimo è finito in manette.

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