Chiede allo Stato un risarcimento di 516 mila euro per “ingiusta detenzione” uno degli imputati del processo di ‘ndrangheta Minotauro, celebrato a Torino, che è stato assolto dalla Corte d’appello dopo essere stato condannato in primo grado a otto anni di reclusione. Pasquale Barbaro, 66 anni, era stato arrestato nel giugno del 2011 (insieme ad altre 140 persone) ed era rimasto in carcere fino al dicembre del 2013. In Calabria, dove risiedeva, secondo gli inquirenti era un referente da Platì di una cellula ‘ndranghetista insediata a Volpiano (Torino). I giudici però non hanno confermato l’impostazione accusatoria. Il suo legale, avvocato Mauro Ronco, oggi ha spiegato alla Corte d’appello che lavora dal 1984 come operaio idraulico in un consorzio del Reggino. La procura generale si è opposta al riconoscimento dell’ingiusta detenzione.

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