È stato arrestato questa mattina il latitante Pasquale Bonavota, quarantanovenne originario del vibonese e nascosto da diversi anni a Genova. Una latitanza nata nel dicembre del 2019, quando a seguito dell’operazione Rinascita-Scott – che portà all’arresto di 334 persone ritenute intranee alle cosche del vibonese – si rese irreperibile. Era l’ultimo soggetto coinvolto nell’operazione nonché l’unico rimasto in latitanza.

Incluso nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità e nel programma speciale di ricerca del Ministero dell’Interno, Bonavota è stato individuato al termine di meticolose indagini svolte dal Ros e dai Carabinieri dei comandi provinciali di Vibo Valentia e Genova.

A suo carico pesa il reato di associazione mafiosa, in quanto ritenuto il principale promotore dell’omonima cosca facente parte della locale di Sant’Onofrio.

OCCHIUTO: ECCO L’IMPEGNO DELLO STATO

“La cattura di Pasquale Bonavota, esponente di spicco della ‘ndrangheta e uno dei quattro super latitanti più ricercati d’Italia, sottolinea ancora una volta il grande impegno profuso dallo Stato nel contrasto alla criminalità organizzata”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

“Quella di oggi è l’ennesima brillante operazione frutto di articolate indagini condotte dal Ros, dai comandi provinciali dei Carabinieri di Vibo Valentia e Genova, e dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri”.

“A loro rivolgo il mio sincero apprezzamento, quello della Regione che ho l’onore di governare, e soprattutto la gratitudine di tutti i calabresi che aspirano a un futuro libero da ogni condizionamento mafioso”.

cn24tv.it