Il gup di Reggio Calabria, dott. Claudio Treglia, ha fissato per la data del 10 maggio prossimo la prima udienza preliminare a carico di dodici indagati dell’operazione antimafia denominata “Malea”, che rischiano il rinvio a giudizio per come richiesto dai magistrati della Dda reggina, in particolare dal sostituto procuratore Giovanni Calamita.
Come riporta Rocco Muscari su gazzettadelsud oggi in edicola, l’udienza si celebra nell’aula bunker di viale Calabria, dove potranno presenziare le persone offese individuate nello Stato italiano, nella Regione Calabria, nella Città metropolitana di Reggio Calabria, nel Comune di Mammola e in altri cinque soggetti privati.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile sotto le direttive della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, hanno permesso, in particolare, attraverso numerosi servizi tecnici di intercettazione, di documentare l’esistenza dei presunti vertici e partecipi della “locale di ’ndrangheta di Mammola”, capace di controllare quel territorio, di condizionarne l’imprenditoria e le attività nel settore boschivo con il metodo delle estorsioni, nonché di finanziarsi anche mediante la produzione ed il traffico di sostanze stupefacenti.
Anche se in passato alcuni degli arrestati erano stati già coinvolti in inchieste antimafia, per la prima volta viene censita e riconosciuta, sebbene in fase cautelare, l’operatività di una vera propria cellula mafiosa nel piccolo centro dell’area ionica.
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