“Contigui” alla ‘ndrangheta calabrese presente a Genova, operazione “Sidera” del Raggruppamento operazioni speciali.
Stamane i carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Genova hanno eseguito decine di perquisizioni in città e un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale genovese su proposta della locale Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di sei persone.
I carabinieri hanno riferito che i destinatari della misura cautelare in carcere sono Domenico “Micu” Calabrese, 50 anni, accusato di detenzione illecita di narcotici e armi; Giuseppe “Peppe” Cartisano, 38 anni, ritenuto responsabile di detenzione illecita di sostanze stupefacenti; Nicola Megna, 47 anni, al quale è contestata la detenzione illecita di sostanze stupefacenti e armi; Daniele Melis, 26 anni, accusato di detenzione illecita di narcotici e armi, nonché di due maxi furti a esercizi commerciali; Daniele Ranieri, 33 anni, ritenuto responsabile di detenzione illecita di armi;
Domenico “Mimmo” Torbolino, 52 anni, al quale è contestata la detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Per l’indagato Rosario “Barone” Volpe, 61 anni, accusato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, è stata invece prevista la sola misura cautelare del divieto di dimora.
Sono state inoltre perquisite le abitazioni di altri due sospetti, già condannati per l’appartenenza alla “locale” della ‘ndrangheta calabrese a Genova e attualmente indagati per associazione mafiosa.
Secondo gli investigatori, nel corso del maxi blitz genovese “è stato anche accertato un tentativo di importazione di cocaina direttamente dal Sudamerica per far fronte alle molteplici richieste di droga”.
“La disponibilità – hanno aggiunto i carabinieri – di armi in capo a Domenico Calabrese, Nicola Megna, Daniele Melis e Daniele Ranieri ha peraltro ulteriormente fatto rilevare la pericolosità del gruppo individuato”.
L’ordinanza di esecuzione della misura cautelare in carcere costituisce l’esito delle attività compiute tra marzo 2017 e febbraio 2018 su un gruppo in parte contiguo alla “locale” della ‘ndrangheta calabrese a Genova, risultati inseriti prevalentemente nel settore del traffico e spaccio di droga (cocaina, hashish e marijuana).
In particolare, i carabinieri stamane hanno evidenziato l’attività di Domenico Torbolino e Domenico Calabrese, che “già in contatto con esponenti della ‘ndrangheta operanti sia nel nord Italia che nella regione di origine agivano in maniera coordinata nel mercato illecito della droga avvalendosi della collaborazione di altri indagati”.
I due, secondo gli specialisti del Ros, erano diventati punto di riferimento per una serie di malviventi, interessati a loro volta alla distribuzione della droga.
Prima dell’operazione di oggi l’indagine aveva già permesso di eseguire sette arresti in flagranza di reato per, a vario titolo, le medesime imputazioni.
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