In relazione al naufragio della barca a vela, avvenuto a circa 120 miglia dalle coste ioniche ed al quale sono sopravvissute undici persone, e a notizie apparse su alcuni organi di stampa in merito alle successive attività di trasferimento delle salme recuperate in mare dalla Guardia Costiera, la Prefettura Reggina ha ritenuto opportuno fornire alcune precisazioni.

L’Utg, confermando che sono stati recuperati in mare 30 corpi, fa sapere che la scelta dei luoghi di sbarco è dipesa esclusivamente da valutazioni tecniche legate alla “tipologia delle imbarcazioni coinvolte, mentre gli orari sono stati connessi alle tempistiche delle attività di ricerca in mare.

Al termine delle attività medico-legali e dei rilievi della Polizia Scientifica, acquisiti i necessari nulla osta, sarà possibile procedere all’inumazione delle salme.

cn24tv.it