Una sessantina di migranti risultano dispersi a causa del ribaltamento, a circa cento miglia dalla costa della Calabria, della barca a vela sulla quale viaggiavano. In soccorso dell’imbarcazione é giunto
un mercantile che ha trasferito successivamente i 12 migranti superstiti su un’unità della Guardia costiera che è poi approdata a Roccella Ionica. In porto é arrivato anche il cadavere di una donna morta dopo essere finita in mare. Sono state attivate adesso le ricerche delle persone disperse, ma, al
momento, non ne é stata recuperata nessuna.

Naufragio: in 5 al Pronto soccorso di Locri fra cui una bambina di 12 anni

Un venticinquenne di lingua araba ha subito un politrauma ed in condizioni serie. Per tutti, sintomi di disidratazione e ustioni solari

Da questa mattina il team di Medici senza frontiere a Roccella Jonica, dove l’organizzazione è presente
dal 2022, si è mobilitato per offrire assistenza alle persone sopravvissute all’ultimo naufragio, avvenuto nella notte nel Mar Ionio. A segnalare una barca semiaffondata è stata un’unità da diporto francese, in navigazione a circa 120 miglia dalle coste italiane, che ha recuperato 12 migranti, poi affidati agli uomini della Guardia costiera, impegnati nelle ricerche di eventuali dispersi.

Il team Msf ha supportato le attività di prima assistenza per le 12 persone, tra cui una donna deceduta poco dopo lo sbarco a causa delle gravi condizioni in cui si trovava. “I sopravvissuti stanno ricevendo
adesso assistenza medica nelle strutture locali”, spiega il team Msf che si sta attivando per poter offrire assistenza psicologica a tutti.
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