E’ stato condannato a venti anni di reclusione e 3 milioni di euro di multa un siriano di 26 anni, accusato di essere il sesto scafista del caicco Summer Love, naufragato davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023 e nel quale hanno perso la vita 94 migranti, tra i quali 35 minori, con un numero imprecisato di dispersi.

La sentenza è stata letta poco dopo le 13 dal gup del Tribunale di Crotone, Assunta Palumbo, che ha accolto la richiesta di condanna dell’accusa rappresentata pubblico ministero Pasquale Festa. L’uomo era imputato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo e di morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il ventiseienne era stato arrestato nel dicembre 2023 nel carcere di Lecce dove si trova detenuto nel contesto dell’operazione “Astrolabio” della Dda della città salentina. Secondo il pm Festa,  è stato uno dei timonieri del caicco e, secondo le testimonianze di alcuni superstiti, era lui a condurre la barca quando ha fatto l’improvvisa virata prima di schiantarsi sulla secca di Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023.

La condanna a 20 anni di carcere  è identica a quella inflitta nel febbraio scorso, sempre con rito abbreviato,un turco di 29 anni. A processo con rito ordinario invece ci sono altre tre presunti scafisti. Un altro siriano di 35 anni, ritenuto essere uno degli organizzatori del viaggio e di essersi alternato al timone del Summer Love è invece deceduto nel naufragio.

Il gup ha condannato il siriano al risarcimento danni nei confronti di alcuni dei superstiti del naufragio, del ministero dell’Interno e della Presidenza del Consiglio dei ministri.

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