Un fatturato di 208 milioni di euro, servendo 590mila utenti con infrastrutture. È questa la “sfida” della “nuova” Sorical, presentata mercoledì 28 dicembre nel corso di un incontro presieduto dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, alla presenza dei sindaci. La società gestirà il servizio idrico integrato, partendo sin da subito con la parte idrica. L’obiettivo del gestore unico è quello di “garantire acqua potabile e mare pulito alla Calabria” attraverso una rete di grande valore: 2.322 serbatoi, 20mila chilometri di acquedotto, 7.800 chilometri di fognatura e 539 depuratori. A questo si aggiungono 10 dighe ad uso elettrico, 2 dighe idropotabile in gestione a Sorical, 8 a uso agricolo, quindi 7 traverse di derivazione, 842 pozzi e 1.277 sorgenti. Le fasi di attuazione del gestore unico sono state individuate a partire dal 1 gennaio 2023 quando è previsto il subentro della Sorical nelle attività di lettura, fatturazione e riscossione, mentre nel secondo semestre 2023 è prevista prima la ricognizione e il trasferimento degli asset e delle gestioni operative, poi quelle relative a fognatura e depurazione.
Molti gli interventi dei sindaci che hanno posto perplessità relative ai dati di bilancio di previsione 2023, alla gestione degli interventi manutentivi, al rapporto tra la nuova gestione e gli stessi Comuni. Una partita ancora aperta è, invece, quella relativa ai Comuni che gestiscono in proprio la fornitura idrica grazie alla presenza di sorgenti o pozzi. Su questo saranno avviati ulteriori confronti, mentre da Anci Calabria è arrivata la proposta di un tavolo di confronto per affrontare i singoli passaggi nella nuova gestione.
giornaledicalabria.it