La figlia di 5 anni era riuscita a scappare dall’appartamento in fiamme, la giovane madre ucraina scappata dalla guerra non ha avuto scampo di fronte alla furia omicida del compagno. “Io ho bruciato Anastasia, puoi comprare i fiori per il funerale” avrebbe detto l’uomo dopo aver ucciso lo scorso 10 marzo a Napoli Anastasia Bondarenko, la donna 23enne in fuga dall’Ucraina, morta carbonizzata nell’incendio scoppiato nella casa in cui stava insieme alla sua bambina. Lo riporta Repubblica.

Il giudice ha disposto la misura cautelare del fermo nei confronti del 26enne connazionale della donna, che avrebbe appiccato il fuoco nell’appartamento.

Secondo l’accusa è stato lui a causare la morte della compagna provocando l’incendio al secondo piano in vicolo San’Antonio Abate, nel centro storico della città, dove la donna viveva insieme alla figlia e ad altri concittadini ucraini.

Dopo aver compiuto il delitto avrebbe mandato un messaggio alla madre della donna, dicendole che poteva comprare i fiori per il funerale della figlia.

I dettagli sono stati rivelati nell’ordinanza di convalida del fermo, nella quale sono state rivelate le cause del rogo rimasto finora senza spiegazioni.

Decisiva la testimonianza della figlia di 5 anni di Anastasia, scappata dall’incendio urlando “salva mia mamma” alla coinquilina russa.

La bambina  ha riferito che l’uomo aveva litigato con la madre e le aveva detto “brutte parole” aggiungendo che, quando è scoppiato l’incendio, l’indagato era rimasto “indifferente. Non mi ha aiutato, gli ho chiesto le chiavi e non me le ha date. Ma io sono riuscita a scappare. Sono stata furba”, ha detto alla nonna materna.

Anstasia aveva già vissuto a Napoli ma poi era rimpatriata in Ucraina a novembre per poi tornare con la figlia l’1 marzo scorso per fuggire dalla guerra.

La donna, rileva il giudice anche alla luce di quanto sta accadendo oggi in Ucraina, “era fuggita dalla guerra e aveva raggiunto con la sua bambina il suo concittadino in Italia con cui progettava un nuova vita“.

https://notizie.virgilio.it/