Di Giovanni Padalino
Il Napoli subisce una grande sconfitta a Como e l’Inter riesce a superarlo, solo un punto, ma quest’anno si è nettamente consapevoli che il campionato non è sui generis dell’anno scorso, con una capolista che fugge a grande distanza di punti.
Il gioco del calcio è bello per questo, è più che emozionante, e fatto di gioco e soprattutto di anima, conta sicuramente la tecnica, ma del resto lo spogliatoio e il gruppo sono i primi a fare la differenza.
Sabato sarà un grande match, due squadre prorompenti, che si daranno tanto filo da torcere, perché sicuramente al Maradona, sul manto erboso e davanti ad grande ed stteso pubblico, la vittoria è una grande impresa, soprattutto per fare una bella figura con i propri tifosi.
Ilario Pensosi, lei da esperto di calcio, come vede questo match tra il Napoli e l’Inter?
Match emozionante, ma non decisivo per lo scudetto. Lo scudetto è un discorso aperto a più squadre, per cui qualsiasi passo falso, può giovare sulle altre contendenti. Secondo me, si giunge a questa partita, in modo equanime a livello tattico, tecnico e psicologico. Qualsiasi dettaglio può fare la differenza.
Napoli cade a Como, a causa soprattutto di un errore eclatante e difensivo, cosa è successo?
È un errore dovuto a un processo meccanico di impostazione di gioco.
Il difensore effettua un gioco arretrato mnemonico senza osservare la posizione del portiere, di conseguenza, il portiere immagina che la palla arriva li. In queste circostanze comunicare e osservare con lo sguardo, è fondamentale, attraverso la postura del corpo orientativa, in relazione allo sviluppo del gioco.
l’Inter ha battuto per una rete a zero il Genoa, con delle eclvidenti difficoltà. Quali sono state le sue impressioni?
Il Genoa è una squadra oggi in salute di risultati, gioco e aspetto mentale grazie a Viera, per cui non è semplice per nessuno. È importante per l’ Inter stare in lizza con gli obiettivi prefissati.
È l’ unica squadra in corsa in Champions league, è prima in campionato e in corsa in coppa Italia.
Non vedo difficoltà oggettive all’ Inter da parte mia.
Conte e Inzaghi, due grandi allenatori alla guida di due grandi squadre.
Conte inutile ribadire, il suo merito nella rinascita del Napoli dopo una stagione deludente. Lui e il suo staff hanno svolto un lavoro straordinario, a livello mentale sopratutto, ed è stato determinante nella permanenza di alcuni calciatori.
Purtroppo ora esprime il suo malcontento, per la cessione di Kvaraskelia non rimpiazzato adeguatamente. Purtroppo lui essendo vincente non si accontenta della Champions league, ma sapeva quando ha firmato gli obiettivi della società.
Simone Inzaghi finora impeccabile in questi 4 anni. Ha garantito prestigio, immagine e successi alla società , nonostante le vicissitudini società e il cambio avvenuto in estate. Encomiabile con la gestione delle risorse e del gruppo, malgrado, la cessione di pezzi eccezionali nel corso delle stagioni, ha sempre raggiunto quello che gli veniva richiesto.
Ore 18 il fischio d’inizio, un pronostico da tifoso e da dirigente?
Non ho pronostici differenziati. Regna un equilibrio tra le squadre e giungono in condizioni uguali. Qualsiasi dettaglio fa la differenza.