Il Movimento LocRinasce, valutando le segnalazioni che gli sono pervenute di recente su questioni ambientali, pone all’attenzione dell’Amministrazione comunale le irregolarità più significative.
Da quando il traffico di automezzi pesanti e di automobili da e per la nuova SS 106 interessa la provinciale che collega Antonimina alla vecchia SS 106, molte sono le lamentele di cittadini residenti in prossimità della suddetta strada provinciale. La situazione di pericolosità che si è venuta a creare ha dato origine a due comitati di protesta. LocRinasce, prima dell’attivazione della nuova SS106, pose in più occasioni all’attenzione degli Organismi preposti il problema che si sarebbe creato sulla provinciale, suggerendone soluzioni alternative a quella che poi fu adottata. Ora che l’errore è stato confermato dalla sperimentazione, il Movimento non può far altro che ribadire la propria disponibilità a collaborare per una soluzione più oculata.
La stessa strada provinciale, oltre a costituire inquinamento acustico e pericolosità dovuta al traffico abnorme di automezzi, è divenuta sede di continue fuoriuscite di liquami dai pozzetti fognari posti lungo il tragitto che da Canneti porta alla vecchia nazionale. Probabilmente, nel tempo, essendo state aggiunte nuove zone di utenza alla conduttura principale, il flusso di liquame ha superato la capacità di smaltimento dei tubi, cosicché saltuariamente la parte eccedente si riversa sulla strada. Questo è un problema molto serio che richiede un intervento strutturale adeguato; non si può pensare di risolverlo con l’intervento occasionale di auto spurgo.
La raccolta differenziata porta a porta è un’altra nota dolente per il Comune di Locri; a tutt’oggi non si hanno notizie di un serio piano per realizzare quest’importante e improcrastinabile attività. La pratica corrente, a carico dei cittadini, di diversificare i rifiuti negli appositi cassonetti, spesso viene vanificata dai tardivi svuotamenti degli stessi. Durante la settimana, frequentemente, si osservano cumuli di buste piene di rifiuti e materiali vari depositati attorno a cassonetti stracolmi. Inoltre, sempre in tema di rifiuti, c’è da segnalare che la zona di stoccaggio temporaneo degli ingombranti, a ridosso del cimitero, è diventata una discarica a cielo aperto.
Una nota a parte va fatta per le viabilità:
per quella pedonale, bisogna dire che molti sono i marciapiedi rotti che lasciano germogliare rigogliosi cespugli, questo, ovviamente, ha riflessi anche sul decoro urbano, persino canneti debordano, in qualche Via, da proprietà private alle strade pubbliche, un giro di controllo di qualche vigile urbano potrebbe tornare utile per destare l’attenzione su questo problema;
per la viabilità automobilistica, nonostante siano state fatte delle bonifiche, molte sono le buche in strade trafficate che mettono a rischio continuo la sicurezza degli automobilisti e quella delle autovetture, le criticità residue più rischiose andrebbero affrontate al più presto possibile, prima che la presenza di acqua piovana crei delle insidie serie, com’è avvenuto, per fortuna senza conseguenze, nei giorni scorsi.
Altra situazione degna di nota è quella dei valloni e delle fiumare: con le recenti piogge torrenziali, le correnti hanno rilasciato, anche sulla spiaggia, specialmente lato Sud, una quantità di materiali impressionante che denota la scarsa pulizia degli argini e degli alvei dei corsi d’acqua. Ancora oggi, lungo gli argini della fiumara Gerace è facile imbattersi in cumuli di rifiuti comprendenti eternit. La strada interpoderale contigua all’argine lato Sud della fiumara Gerace, in alcuni tratti, avendo subito uno smottamento, non è più percorribile. La franosità del terreno unitamente al carattere alluvionale di molte zone del territorio concorrono a creare interruzioni viarie come quella in corso che tiene isolate le frazioni di Paterriti e Janchina, per questo caso, si spera che vengano adottati provvedimenti tempestivi per fare uscire dall’angosciante isolamento gli abitanti dei due luoghi interessati.
L’illuminazione pubblica, in parecchie strade, funziona a periodi, costringendo gli abitanti dei quartieri interessati all’uso di lampade tascabili per potersi spostare dalla propria abitazione.
Molte sono le scuole prive dei necessari requisiti di sicurezza, emblematicamente si potrebbe citare il caso del Liceo Classico, dove piove letteralmente in molte aule. E’ vero che, per questo specifico caso, la competenza diretta ricadeva prima sulla Provincia, mentre ora e a carico della Città Metropolitana, ma resta il fatto che il Comune rappresenta il front-end per i cittadini; è l’Amministrazione comunale a doversi occupare dei problemi territoriali, fino a quando non vengono effettivamente risolti dagli enti competenti.
Non si può chiudere questa breve rassegna, senza citare la questione annosa dell’acqua non ritenuta adatta agli usi umani dai cittadini. Ormai è arcinoto che in molte Contrade continua a essere presente, periodicamente, il suddetto problema; pertanto è evidente che i provvedimenti finora adottati dal Comune non si sono rivelati risolutivi e questo, oltre a costituire grave disagio, determina anche rischi seri per la salute dei residenti.
Per LocRinasce
Il Coordinatore Il Presidente
Roberto Filippone Raffaele Ferraro