La dottoressa Giusi Gullì e suo marito liberano dalle fauci di un potente pitbull una bambina di dieci anni di Motta SG.

Nel paese di Motta San Giovanni è preoccupante il problema di cani randagi e di quelli mal custoditi. E’ dello scorso 18 maggio, ultimo in ordine di tempo, il gravissimo episodio verificatosi in via Rotilio Filippo che grazie al coraggioso intervento di un medico, dottoressa Giusi Gullì, e del di lei marito che a sprezzo del pericolo si sono coraggiosamente adoperati a liberare una bambina di dieci anni dalle fauci di un potente pit bull. In recente passato altri episodi meno gravi, ma sempre importanti si sono verificati a danno di inermi cittadini a Motta Centro e nelle zone limitrofe.
Tale grave evento ha procurato alla bambina interessata oltre a ferite fisiche, per cui è stata ricoverata presso l’Ospedale Riuniti di Reggio Calabria e operata al braccio e al viso ha procurato alla stessa un forte trauma psicologico che stenta a superare.
Sarebbe opportuno che l’Amministrazione comunale intervenisse per evitare il ripetersi di simili episodi e scongiurare eventi più gravi.
L’intervento della dott.ssa Giusi Gullì e di suo marito, quest’ultimo senza esitazione con una coraggiosa e non facile pressione effettuata sul collare del cane avrebbe costretto lo stesso ad aprire la bocca liberando il braccio della bambina, evitando conseguenze più gravi alla stessa e mettendo in sicurezza l’incolumità di altri bambini che si trovavano in compagnia della bambina azzannata dal pitbull.
Vincenzo Crea
Referente unico ANCADIC