E ci risiamo: puntuale come l’orologio svizzero e tradizionale come il Natale, l’amico consigliere Spanò torna a riesumare il suo stagionato rosario delle doglianze (ormai si va per i 30 anni dalla prima edizione). E per non apparire troppo rude con l’ex sodale (mai dire mai), ci ri-gratifica delle sue consuete e stucchevoli provocazioni!
D’impatto, verrebbe da soprassedere: ormai il benedetto figliuolo non ne vuol proprio sapere di maturare.
Ma, lo sgrammaticato (in senso linguistico e politico) accorato appello rivolto alla minoranza, ci ha riportato alla memoria il mitico film “Fantozzi” (regia Luciano Salce, 1975) e l’esilarante scambio di battute fra il fantastico Gigi Reder (alias Rag. Renzo Filini) e lo straordinario Paolo Villaggio (alias Rag. Ugo Fantozzi). I quali, all’alba, in un gelato campo da tennis immerso nel nebbiun padano, si dicono:
Filini: Allora, ragioniere, che fa? Batti?
Fantozzi: Ma… mi dà del tu?
Filini: No, no! Dicevo: batti lei?
Fantozzi: Ah, congiuntivo!
Filini: Sì!
Sicchè, ci tocca (nuovamente e si spera definitivamente) ribadire ciò che evidentemente ci differenzia dal fare, porsi e scrivere del consigliere Spanò dei suoi (ex) colleghi di campagna elettorale (che evidentemente per Spanò non finisce mai!). E allora:
1 – non ci appartiene fare azione politica e amministrativa “segnalando” (con denunce in forma camuffata di “lettere aperte” e come tali all’attenzione anche delle Autorità competenti), presunti gravi reati (peraltro, ultradecennali e analoghi in altri comuni, compresi quelli pseudo-virtuosi e tanto cari al consigliere Spanò): “deposito di palme infette”, “tratti di spiaggia, con…bella vista. Rivoli di fogna “,” sottopasso è un pericolo “,” depuratore funziona a singhiozzo”, “scarichi fognari … in un canalone… che porta nella fiumara…e dunque a mare”, “costo acque reflue (non depurate), dunque è una truffa”, ecc., ecc.
2 – siamo da tempo consapevoli che i problemi (gravi) di Monasterace comunità e Comune (vd. remote scassate casse), hanno rilievo strutturale ed origini chiare a chi ha un barlume di conoscenza del degrado civile iniziato anni fa e della crescente complessità burocratico-amministrativa, (asfissiante e dai tempi irrealistici) che attanaglia e non concede margini ai Comuni;
3 – non saremo mai a fare elenchi sterminati di ataviche disfunzioni (a quello di Spanò mancano solo l’invasione delle cavallette e il diluvio universale) che, seppure esistenti, richiedono la serietà d’indicare l’ammontare delle risorse necessarie per gli interventi e soprattutto precisare esattamente dove reperirle: con proposte credibili, praticabili e legali;
4 – non saremo mai a rappresentare la facile, immediata e senza costo soluzione di problemi importanti. O accusare amministratori di ieri, oggi e domani (nessuno escluso) per scelte comunque fatte in buona fede e nell’interesse generale;
5 – non saremo mai a ritenere risolutiva la semplice sostituzione di un Sindaco, vice sindaco, assessore e consigliere con un “avanti il prossimo”: è una teoria sciocca e banale, smentita dai fatti e di cui il consigliere Spanò – pervaso di presunzione e auto referenziate capacità indimostrate – non riesce proprio a comprenderne la fondamentale valenza;
6 – non faremo mai prevalere azioni e parole di contrasto per speculare sulle difficoltà, compiacendoci dello sfascio;
7 – riteniamo che solo la lucida e convinta presa di coscienza ed assunzione di responsabilità della collettività (che non può limitarsi alla delega elettorale), sia l’unico modo per tentare di uscire dal mare di guai in cui siamo immersi.
Sicché, se si vuole ragionare seriamente bene, altrimenti dopo “fuoriclasse”, “prime donne” e “grandi statisti”, non ci serve certo l’highlander brandente al grido di: ne rimarrà solo uno!
Il gruppo di minoranza PD “Monasterace cambia verso”
Il Capo Gruppo PD
Teodoro Bucchino