“Partecipo al dolore di una comunità, per la morte di una giovane donna che cercava un altro destino”. Questo il messaggio di Maria Carmela Lanzetta impossibilitata a partecipare fisicamente alla manifestazione indetta a Riace in memoria della giovane Becki Moses, la nigeriana ventieseienne avvolta dalle fiamme nella tendopoli di San Ferdinando. Questione, quella delle esperienze delle tendopoli che deve trovare una soluzione, considerandone una permanenza di breve durata fino alla completa chiusura a favore di soluzioni più adeguate.
Una manifestazione, quella di Riace, che diventa necessaria per ricordare non solo la vita di una persona in cerca della salvezza ma per rimarcare il valore dell’accoglienza e, soprattutto, dell’integrazione.
Un fenomeno come quello delle ultime migrazioni, porta ad uno sforzo immane dello Stato nel dover far fronte, in un contesto europeo, alle modalità di prima accoglienza; è poi il mondo del sociale, la cittadinanza ad operare fattivamente gli strumenti di integrazione, ed è questa constatazione, del grande spirito di amore fraterno, che fa ben sperare sui destini del nostro Paese. Cittadini che piangono la ragazza o che accorrono nel momento del bisogno, senza paura, con puro spirito di fratellanza e con la convinzione che ogni singolo essere umano ha pari dignità.
Monasterace, 30.01.2018
L’Ufficio Stampa