Un’edizione ricca di appuntamenti, tra i principali Parchi Archeologici della Calabria, da Sibari a Capo Colonna, da Scolacium a Locri, fino a concludersi nell’Antica Kaulon di Monasterace (RC).
Una cinerassegna itinerante ideata da Rete Cinema Calabria per con indagare il patrimonio storico-culturale calabrese attraverso l’occhio della settima arte, che mette al centro il racconto del territorio, attraverso un’accurata selezione di luoghi che hanno la capacità di proiettare i partecipanti in un tempo e uno spazio apparentemente lontani, ma che grazie allo “sguardo archeologico” sul passato, possono aiutare alla comprensione del presente e creare nuove riflessioni sulla storia, facendo così da stimolo per una maggiore consapevolezza in grado di fornire quella visione d’identità collettiva di cui vi è estremamente bisogno.
L’ultima tappa di Fuori Campo 2022, dal titolo “Kaulon, la casa del Drago. Devozione e Culto”, ha visto protagonisti draghi, delfini, ippocampi, un viaggio tra il mare e l’altrove condotto dall’archeologo e docente dell’Accademia Belle Arti di Catanzaro Francesco A. Cuteri, che a Monasterace è stato artefice nel 2012 della scoperta di un mosaico di età ellenistica considerato al momento il più grande e articolato della Magna Grecia.
Un viaggio anche nella cultura ebraica della Calabria con la visita della Biblioteca Agafray, realtà nata con l’obiettivo di non disperdere il patrimonio di libri e documenti inerenti la storia della Calabria e dell’ebraismo in questa regione.
Il grande schermo si è accesso al Castello di Monasterace con il video-racconto sul Parco di Kaulon di Luigi Simone Veneziano di Rete Cinema Calabria, la proiezione del pluripremiato “U figghiu” (2020), il cortometraggio di Saverio Tavano, vincitore di vari premi nazionali tra cui Corto Dorico premio Acec, miglior corto al Pop Corn Film Festival, miglior corto nazionale al Fernando di Leo Film Festival miglior corto Calabria al Calabria Movie e allo Stretto Film Festival. Tavano è inoltre sceneggiatore e regista nel docufilm “Donne di Calabria, Giuditta Levato” Prodotto da Rai Storia, Anele e Calabria Film Commission.
Il corto è ambientato nel giorno di Pasqua, in un piccolo paese del Sud Italia dove viene rubata la corona di spine dalla statua di Cristo. È stato Saro (Francesco Gallelli), il figlio schizofrenico di Nino e Concetta – rispettivamente interpretati da due grandi attori, Fabrizio Ferracane e Anna Maria De Luca –, convinto di essere la reincarnazione divina. Il gioco tra realtà e follia, tra quotidianità e ritualità, si intreccia nel rapporto familiare dei tre protagonisti.
La terza edizione si è conclusa con uno dei lavori più belli ed emozionanti proposti nella passata stagione cinematografica: “Ennio”, il documentario biografico di Giuseppe Tornatore, incentrato sulla figura del grande maestro Ennio Morricone.
Una rassegna finanziata dal MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e dalla Fondazione Calabria Film Commission attraverso l’Avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di festival e rassegne cinematografiche e audiovisive in Calabria 2022, e realizzato grazie alla collaborazione del Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei Calabria, RAM Film Festival, Calabria Movie International Short Film Festival e le Direzioni dei Musei e Parchi coinvolti.