Gli antichi canti “ad aria”, “a ricottara” e “a disperata” si intrecciano con armonie modali, ritmi irregolari ma anche nuove sonorità degli strumenti tradizionali. Sonorità nelle quali c’è la forte presenza della Calabria, che a partire dalla sua musicalità originale, è sempre più capace di aprirsi al dialogo con le altre musiche del mondo. Protagonisti della terza serata del Tarantella Power, giunto alla sua XIX edizione, i Phaleg gruppo etno-music calabrese che ritorna alla grande sul palco di Monasterace.

Anche ieri sera il borgo di Monasterace si è aperto alle sonorità e all’entusiasmo del festival tematico sulla danza e la musica tradizionale ideato e realizzato dall’Associazione Arpa (la manifestazione si avvale del finanziamento della Regione Calabria – Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di Attività Culturali – Annualità 2022).

Vera sintesi della ricerca e rielaborazione del genere musicale tradizionale, i Phaleg (gruppo nato nel 1995 da un’idea di Danilo Gatto e Salvatore Megna) trova la propria essenza e mission nella passione per la musica tradizionale e la voglia di esprimersi e di sperimentare in forme nuove. Negli anni hanno saputo rinnovarsi e radicarsi fino ad oggi, nella formazione composta da Danilo Gatto (voce organetti e zampogna), Antonio Critelli (lira, zampogne, fiati e voce), Filippo Scicchitano (contrabbasso) Francesco Loccisano con la sua chitarra battente, Andrea Piccioni e Francesco Magarò entrambi con i loro tamburi a cornice. Gradita ospite del concerto di eri sera Gabriella Aiello, docente di canto dei corsi che rientrano nella programmazione di questa edizione, che ha sostituito eccezionalmente Salvatore Megna.

Mattina e pomeriggio, infatti, continuano i corsi, i laboratori e le attività comuni: musicisti, danzatori, appassionati delle tradizioni popolari musicali e coreutiche del Sud Italia e del Mediterraneo provenienti da tutta Europa si incontrano, studiano, creano, fanno musica insieme scoprendo la Calabria nelle sue diverse e possibili connessioni.

E grazie alla collaborazione Conservatorio “P. I. Tchaikovsky” di Catanzaro-Nocera Terinese, che ha al suo interno un vivace Dipartimento di Musiche Tradizionali (con corsi di laurea triennali e biennali in fisarmonica diatonica, fisarmonica tradizionale, zampogna, chitarra battente, tamburi a cornice, canto), “Tarantella Power” diventa anche una produzione artistico-didattica.

Il concerto del Phaleg, che ha saputo coinvolgere la piazza animata da decine di persone che sotto il palco hanno improvvisato danze e coreografie, è stato preceduto da una interessante lezione del professor Giorgio Adamo sulle rappresentazioni visive del suono. Professore Ordinario di Etnomusicologia all’Università di Roma “Tor Vergata”, il professor Adamo con le sue ricerche e le sue analisi ha incoraggiato e arricchito la riflessione scientifica internazionale sul rapporto tra musica e documento visivo sotto vari aspetti. Una lezione coinvolgente su come guardare e ascoltare il suono nell’esperienza musicale.

IL PROGRAMMA DI OGGI E DOMANI

Mercoledì 30 agosto, sempre alle 22, toccherà a Davide Ambrogio, cantante e polistrumentista calabrese che affiancato dai suoi due musicisti costruisce intorno alla voce uno spettacolo immersivo attraverso l’utilizzo di lira, chitarra con matite, tamburo a cornice, zumpettana, zampogna e live electronics. Ma la stessa sera, alle 22.45, troveranno spazio anche i “I Scunchiuruti”, una banda proveniente dall’Aspromonte meridionale, dal piccolo villaggio di Cataforio.

Giovedì 31 agosto, alle 23, sul palco del Tarantella Power i “Folìa”, gruppo fondato a metà degli anni ‘90 da Mimmo Cavallaro, Bruno Giurato, Fabio Macagnino, Daniele Mangiola, Domenico Miriello, sono il gruppo che ha dato origine alla riscoperta della musica popolare nella Locride.

lanuovacalabria.it