L’Artista Diego Cataldo con l’opera “La terza Luna”, ispirata ad una canzone di Lucio Dalla, ha
ricevuto il “Premio Artista Giovane” nello storico Premio Città di Sulmona giunto alla sua 47esima
edizione e che si svolge nel Complesso Museale di Santa Chiara.
Il critico d’arte Enzo Le Pera, facente parte di una qualificata giuria presieduta da Vittorio Sgarbi, in
un passaggio sul catalogo della mostra presenta l’opera di Cataldo riassumendo anche i diversi
lavori dell’artista: “Diego Cataldo ha effettuato il passo dalla pittura iconica alla pittura aniconica.
Evidentemente forte ha avvertito il bisogno di non essere costretto a un soggetto, a una
rappresentazione, per quanto libera, di un déjà vu, ma di operare sul segno e sulla scelta dei
materiali. Il verde è il colore della vegetazione, della natura, della rinascita primaverile e della
vita stessa, ed ecco il suo transit on green.”
E così anche nell’opera “La Terza Luna” con la quale ha vinto il “Premio Artista Giovane” nasce
dal rapporto profondo tra la musica e la pittura che il cantautore emiliano, scomparso qualche anno
prima, ha sempre suscitato nell’artista calabrese. Sono momenti di assoluta riflessione anche in
termini di ricerca, il riscoprire materiali in disuso e restituirli “impreziositi” e carichi di significato,
come se da una vecchia stoffa destinata all’oblio dovesse rinascere qualcosa che racconti un
momento, una storia. E’ una decontestualizzazione forzata che assume anche per via dell’imponente
grandezza una valenza materica oltre che espressiva. La foglia oro incornicia un mondo che non
esiste, ci sono “3 luci” che richiamano a 3 lune, di cui una (la terza, posta al centro) molto grande
che è presagio di un qualcosa che sta per accadere e che con la forza attrattiva e ammaliante della
foglia oro suscita nell’artista la bellezza e la dannazione che sono le caratteristiche della Luna, posta
in un parallelismo con la storia profonda e antica delle terre del SUD.
E’ nella canzone che l’opera trova tutte le risposte, “uscirono tutti per guardarla”
(L’attrazione)….”era così grande che più di uno pensò al Padre Eterno” (una Luna che si ammira e
che custodisce segreti profondi e antichi quanto il mondo)… – il finale anche se l’opera è di qualche
anno fa è molto attuale…- “sospesero i giochi e si spensero le luci Cominciò l’inferno, La gente
corse a casa perché quella notte ritornò l’inverno”.
Lo stupore e la reazione in un una luna che crea disarmonia ma che mette d’accordo tutti sulla
riflessione di un mondo tutto da reinventare, in bilico tra ciò che vorremmo e che forse non esiste e
il baratro.
Diego Cataldo è un artista contemporaneo con all’attivo diverse mostre sia personali che collettive
ed ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il Premio Internazionale Limen Arte, il Premio della
Critica alla biennale di Arte Contemporanea Anagni – Alatri e Frosinone, e altri ancora. Di lui
hanno scritto diverse testate giornalistiche ed è presente su numerose pubblicazioni, le sue opere
sono in collezioni pubbliche e private.
Attualmente è Docente di Pittura presso il Liceo Artistico “A.Venturi” di Modena
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