«È un macigno l’ultimo aggiornamento, da parte dell’Agenas, dei dati della mobilità sanitaria dalla Calabria. Si conferma, infatti, che nel 2022 la regione ha mantenuto saldi negativi elevatissimi, a dispetto delle dichiarazioni autocelebrative del presidente e commissario, Roberto Occhiuto, che nasconde la realtà con un uso imprudente delle parole».

È quanto si legge in un comunicato del Partito Democratico calabrese.

«Peraltro, riguardo al rispetto dei tempi di attesa per gli interventi di angioplastica, Agenas riporta -prosegue il comunicato– che in Calabria c’è stato, nel 2022, un peggioramento di circa due punti percentuali rispetto al 2020, l’anno drammatico della pandemia.

Sullo stesso argomento, poi, i dati evidenziano che le strutture private funzionano meglio di quelle pubbliche che continuano ad avere gravi e irrisolte carenze di medici in tanti reparti. Circa gli interventi di bypass aortocoronarico, sempre riguardo all’osservanza dei tempi di attesa, per il 2022 è rilevata, in Calabria, una perdita di risultato di circa 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente, con il pubblico colpevolmente abbandonato e dunque ancora indietro rispetto al privato».

«Per il tumore al colon retto, il dato in questione –continuano i dem calabresi- risulta peggiorato quasi dell’11 per cento, nel 2022 rispetto al 2021. Soprattutto, in merito al trattamento delle patologie oncologiche, la Calabria ha, per il 2022, un indice di fuga fuori regione che oscilla dal 74,09 per cento del tumore al pancreas a quasi il 73 per cento di quello al colon retto; dal 60,48 per cento del cancro alla prostata al 45,36 per cento di quello alla mammella, con uno scarso indice di attrattività per ogni singola malattia: costantemente al di sotto del 5 per cento e in alcuni casi prossimo allo zero. Nello specifico, l’indice di attrattività più alto è per il trattamento del tumore al polmone, pari al 12 per cento».

«I dati, insomma, hanno una lettura molto chiara: Occhiuto dovrebbe parlare di meno e fare molto di più, coinvolgendo i primari e investendo –conclude il Pd della Calabria- nelle strutture pubbliche, evidentemente a lungo ignorate».