E’ stato sottoscritto oggi a Reggio Calabria da parte del Procuratore Generale di Reggio Calabria, dal Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho, dal procuratore distrettuale facente funzioni Gaetano Paci, dal procuratore di Locri Luigi D’Alessio e da quello di Palmi Ottavio Sferlazza, un protocollo d’intesa in materia di indagini finalizzate all’applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali. All’incontro erano presenti anche il presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria Luciano Gerardis, il procuratore aggiunto distrettuale Giuseppe Lombardo e il sostituto procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Maria Vittoria De Simone.

Cafiero De Raho, ex procuratore capo di Reggio Calabria ha riferito: “Non può non condividersi l’affermazione del Vicepresidente del Csm Legnini in relazione all’esigenza di una magistratura etica e rigorosa. Al di là delle attuali vicende, sulle quali interverranno le valutazioni dei giudici competenti – ha aggiunto Cafiero de Raho – è certo che la magistratura è la prima istituzione a dovere osservare rigorosamente le regole in modo che la giurisdizione possa continuare ad essere una delle più importanti manifestazioni della nostra democrazia. La corruzione, peraltro, è oggi una patologia enormemente diffusa, uno degli strumenti di infiltrazione delle mafie nell’economia e nelle pubbliche amministrazioni”. “Le mafie sono diventate forti – ha concluso il Procuratore nazionale antimafia – in conseguenza degli accordi con esponenti infedeli delle istituzioni”. Poi si è soffermato sul protocollo siglato. “L’esigenza – ha detto de Raho ai giornalisti – è scaturita per efficientare ulteriormente l’azione della magistratura requirente su uno strumento, come le misure di prevenzione, che si è dimostrato fondamentale per la lotta alla mafia”.