Il Comune di Mileto non sarà sciolto per infiltrazioni mafiose: così ha deciso il Consiglio dei Ministri sulla base di quanto relazionato dalla commissione di accesso agli atti, insediatasi a palazzo dei Normanni l’11 dicembre del 2023.

Secondo la commissione, difatti, non sarebbero emersi elementi – “concreti, univoci e rilevanti” – su eventuali forme di condizionamento ed ingerenza della criminalità organizzata nella gestione amministrativa delle passate giunte, con particolare riferimento a quelle precedenti al sindaco Fortunato Salvatore Giordano, eletto nel maggio del 2019 a capo di una lista civica sostenuta in campagna elettorale da Forza Italia.

All’indomani dell’operazione Maestrale Carthago difatti, vennero inviati nel Comune del vibonese gli investigatori: l’inchiesta, della Dda di Catanzaro, aveva fatto emergere proprio una situazione criminale definita particolarmente grave a Mileto e nelle frazioni, coinvolgendo politici e dipendenti dell’ente locale.

L’ente, che al momento è guidato proprio dal sindaco Giordano, che a giugno scorso ha iniziato il suo secondo mandato, continuerà quindi ad operare sotto la normale gestione politico-amministrativa.

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