Ue difende l’Agenzia Frontex e i salvataggi delle Ong
L’Ue è tornata sulla strage dei migranti nelle acque calabresi del 26 febbraio e ha difeso con decisione l’operato della sua agenzia, Frontex.
“Frontex ha fatto tutto ciò che poteva”, ha detto l’8 marzo Ylva Johansson, la commissaria agli Affari Interni che assieme al vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, detiene la delega sulle migrazioni.
E la commissaria svedese, membro del partito socialdemocratico, ha difeso con minor prudenza di tanti suoi colleghi anche l’operato delle Ong: “Fanno un ottimo lavoro nel salvataggio delle vite in mare, ma è anche importante che ci sia coordinamento”. La parola d’ordine, nei corridoi di Bruxelles, in fondo è soprattutto una: “coordinamento”. Di più, al momento, l’Ue non può fare.
Il resoconto di Johansson sul naufragio di Cutro “Un accordo sulla nuova legislazione ancora manca, passiamo da una crisi all’altra e al momento dobbiamo lavorare come pompieri”, ha ammesso Schinas. Il punto di partenza resta l’Action Plan della Commissione in cui si dà maggior peso al Gruppo di Contatto per le attività di Search & Rescue. Attività che, nella strategia di Bruxelles, possono coinvolgere anche le Ong.
Nel caso della strage di Cutro il rammarico di Johansson si è concentrato in un dettaglio: “Se l’aereo, noleggiato da Frontex, avesse avuto più carburante, avrebbe notato il peggioramento delle condizioni atmosferiche”. Per il resto, secondo l’Ue, l’agenzia con sede a Varsavia ha ben poco da rimproverarsi. “Frontex era di supporto e sotto il comando italiano. Con la telecamera termica hanno notato che probabilmente molte persone erano sotto coperta e il girato è andato direttamente al centro di Roma”, ha raccontato la commissaria, sottolineando “che l’aereo ha pattugliato la zona per tutto il tempo possibile”. L’imbarcazione non aveva lanciato nessun allarme. E, ha spiegato ancora Johansson, “Frontex e le autorità italiane hanno pensato che non si trattasse di un’operazione Sar, ma su questo una risposta la dovrebbero dare le autorità italiane”, è stato il suo resoconto.
Sul tema migratorio non sono però attese svolte significative a breve. Anzi, i ministri dell’Interno dei Paesi nordici torneranno a porre il tema del ripristino del sistema di Dublino, chiedendo che Paesi come l’Italia riammettano chi è sbarcato in uno Stato di primo approdo ed è scappato in Germania o Olanda.
Giorgia Meloni lascia Palazzo Chigi. Diretta a Cutro per il Cdm
La premier Giorgia Meloni ha lasciato Palazzo Chigi ed è attesa a Cutro insieme all’esecutivo per il Consiglio dei ministri in programma in Calabria.
Crosetto: ‘Il rafforzamento della sorveglianza marittima del ministero Difesa è falsa notizia”
“La notizia riportata oggi da alcuni giornali e siti relativa al rafforzamento della sorveglianza marittima da parte del ministero della Difesa è totalmente priva di fondamento”.
Lo afferma in una nota il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Mancato invito non mi stupisce. Durante Cdm visiterò la tomba di un ragazzo””
“Nelle ore in cui si svolgerà il Consiglio dei ministri andrò ad omaggiare la tomba di un ragazzo che avrebbe compiuto domenica 24 anni e che riposerà per sempre nel cimitero di Crotone”. Lo ha detto il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, in relazione al mancato invito al Cdm che si svolgerà a Cutro nel pomeriggio.
Alla seduta che si terrà nella sala del Consiglio comunale di Cutro sono stati invitati il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, il presidente della Provincia, Sergio Ferrari, ed il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso. “Il fatto di non essere stato invitato al Consiglio dei Ministri – ha aggiunto Voce – non mi ha sorpreso” lasciando intendere che la lettera con la quale nei giorni scorsi sollecitava la Meloni a venire in Calabria possa avere provocato il mancato invito.
Riguardo all’omaggio alla tomba del ragazzo afgano morto nel naufragio il sindaco di Crotone ha poi detto che si tratta di “un gesto che sento doveroso e che questo ragazzo avrebbe meritato anche da altri. Forse Crotone non è nella agenda politica del Governo – ha sostenuto ancora Voce – ma sicuramente i crotonesi sono entrati nel cuore di tanti connazionali e anche fuori dall’Italia che ne hanno conosciuto la generosità, il senso di accoglienza, l’umanità”.
Dl Cutro: potenziata la sorveglianza marittima con la Marina Militare
Nella bozza del decreto legge oggi all’esame del consiglio dei ministri a Cutro, all’articolo 10, c’è anche “il potenziamento della sorveglianza marittima”.
La Marina Militare – si legge nella bozza – “definisce e aggiorna la situazione marittima nazionale da condividere in ambito intergovernativo, anche mediante l’aggregazione integrata delle informazioni acquisite dalle amministrazioni statali che esercitano competenze in materia marittima. Per tali finalità si avvale del Dispositivo integrato interministeriale di sorveglianza marittima, quale supporto tecnologico di connessione dei sistemi in uso dalle citate amministrazioni, costituito presso il Comando in capo della squadra navale”.
Migranti, Cgil: 11 marzo manifestazione a Cutro “Fermare la strage subito”
La Cgil aderisce all’appello “Fermare la strage subito!” e insieme a numerose associazioni organizza la manifestazione che si terrà sabato prossimo, 11 marzo, alle ore 14.30, a Cutro.
Un breve corteo, una marcia silenziosa, sulla spiaggia teatro del drammatico naufragio dove verranno deposti dei fiori in ricordo delle vittime. “Un’iniziativa nazionale, dopo le tante manifestazioni spontanee territoriali, che ha l’obiettivo – afferma la Cgil – di commemorare le vittime ed esprimere solidarietà e vicinanza alle loro famiglie, ai sopravvissuti, alla popolazione locale. Un’iniziativa per dire che quello che è accaduto non doveva succedere e che occorre quindi cambiare immediatamente, in maniera radicale, le politiche migratorie in Europa e nel nostro Paese”.
Migranti: arrivate a Bologna le prime sette salme del naufragio
Sono state trasferite a Bologna sette salme dei migranti morti nel naufragio del 26 febbraio a Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Le bare – una di queste è piccola e bianca – sono state posizionate all’interno della sala del commiato “Guido Stanzani” del cimitero di Borgo Panigale.
Cutro, città blindata per il Cdm. Sindaco ordina chiusura negozi
Una città blindata aspetta l’arrivo dei ministri che oggi si riuniranno nel Consiglio dei ministri a partire dalle 15.45 a Cutro (Crotone).
Mezzi blindati dei Carabinieri e della Polizia sono già stati sistemati nel centro della piazza che accoglierà l’esecutivo. Le transenne sono pronte per essere sistemate lungo le strade del piccolo comune. Gli esercizi commerciali saranno chiusi dalle 12.30 alle 19, come prevede una ordinanza firmata dal sindaco.
Il sindaco Antonio Ceraso “Ordina – si legge nel provvedimento – la chiusura delle attività degli esercizi commerciali situati nelle seguenti sedi viarie”. E indica le strade in cui i negozi dovranno essere chiusi.
A Cutro coperte le scritte contro Piantedosi
Sono già state coperte le scritte sul ministro dell’interno Matteo Piantedosi apparse stamani a Cutro dove nel pomeriggio si terrà il Consiglio dei ministri. Le frasi sono state coperte da altre scritte che rendono illeggibili quelle originali.
Migranti, Bozza Dl: pene ai trafficanti fino a 16 anni. 30 per chi provoca morte. Potenziati i centri rimpatri
Stando alla bozza del dl esaminato dal preconsiglio dei ministri, tenuto a palazzo Chigi, il ‘grosso’ del decreto sui flussi e l’immigrazione irregolare, all’esame oggi nel Cdm straordinario a Cutro, conferma le attese: il giro di vite sui trafficanti di vite umane.
Le pene salgono in maniera esponenziale, fino ad arrivare a 30 anni per chi provoca la morte, come nella strage nel piccolo comune calabro. Più in generale, per chi tenta un business trafficando vite umane sui nostri mari le pene salgono a ben 16 anni.
Nello specifico, “chiunque, in violazione delle disposizioni del presente testo unico, promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato ovvero compie altri atti diretti a procurarne illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato, ovvero di altro Stato del quale la persona non è cittadina o non ha titolo di residenza permanente, quando il trasporto o l’ingresso sono attuati con modalità tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità, è punito con la reclusione da venti a trenta anni se dal fatto deriva, quale conseguenza non voluta, la morte di più persone”, si legge nella bozza.
“Se dal fatto deriva la morte di una sola persona, si applica la pena della reclusione da quindici a ventiquattro anni. Se derivano lesioni gravi o gravissime a una o più persone, si applica la pena della reclusione da dieci a venti anni”. Più in generale, per chi organizza il traffico di migranti sui nostri mari le pene passano dagli attuali
‘da uno a cinque anni’ ai ‘da due a sei anni’.
“Per il triennio 2023-2025, le quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale e per
lavoro autonomo, sono definite, in deroga alle disposizioni dell’articolo 3 del decreto-legislativo 25 luglio 1998, n. 286, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri”.
Potenziati poi i centri rimpatri con una stretta per quei centri dove i migranti arrivano e trovano condizioni fatiscenti, strutture malfunzionanti. In particolare, all’articolo 9 è previsto il potenziamento dei centri di permanenza per i rimpatri “in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia “.
Il governo a Cutro. Consiglio dei ministri sul nuovo decreto flussi
Inizierà nel primo pomeriggio a Cutro la riunione del Consiglio dei ministri, dopo il naufragio del barcone di migranti del 26 febbraio che ha provocato 72 morti accertate.
L’ordine del giorno prevede l’esame di un unico decreto sui flussi di migranti. Una bozza prevede che diventi triennale (2023-2025) con quote preferenziali per i Paesi che, ‘anche in collaborazione con lo Stato italiano, promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l’incolumità’ con i traffici migratori irregolari.
Intanto scritte contro il ministro dell’Interno Piantedosi e il governo sono comparse lungo la strada che collega la statale 106 a Cutro.
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foto telemia