Si è tenuta nei giorni scorsi, presso il Salone Degli Specchi della Sala dei Leoni di Messina, la presentazione del libro della scrittrice calabrese Rosanna Affronte dal titolo “Rovistando nei miei silenzi”. Il dono dell’ascolto come atto di accoglienza
È stata una serata di condivisione e riflessione su certe realtà di estremo disagio, spesso ignorate.
Come afferma l’autrice: “sono lontane dal nostro mondo, e questo non dovrebbe accadere”.
‘’Questo libro è la sintesi di esperienze umane di sofferenza, di solitudine, di violenze, di degrado estremo, accumulate durante gli anni di insegnamento della stessa Rosanna Affronte, in zone disagiate dal punto di vista socio culturale, e durante gli anni di volontariato.
Storie che ascoltate empaticamente entrando nel vissuto dei protagonisti e condividendo il loro dolore.
Per fare questo bisogna essere capaci di un silenzio profondo, avere quella dimensione interiore che predispone all’ ascolto e quindi all’accoglienza.
L’autrice ha sempre condiviso il pensiero di Madre Teresa che la peggior miseria non è la fame o la lebbra, ma il sentirsi non accettati, rifiutati, non desiderati, non amati. Per Lei i poveri non sono solo i milioni di persone che hanno fame di cibo, ma c’ è una povertà più grande, quella di coloro che hanno fame d’ amore, di giustizia, di verità e di speranza, di qualcuno che li accolga porgendo una mano.
E di questo tipo di povertà parlano le storie del libro, il cui filo conduttore è proprio la valenza dell’ ascolto, un dono che, purtroppo non tutti possiedono.
“Non ho grandi virtù- ha concluso l’autrice- ma questa capacità di ascoltare empaticamente chi vive nel disagio , me la riconosco sin da giovane”.
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