E’ corsa alla vaccinazione in Calabria a seguito dei casi di meningite streptococcica registrate nelle ultime settimane nel nostro Paese. I centri della Calabria in cui é possibile effettuare la vaccinazione contro questa patologia sono, infatti, stati letteralmente presi d’assalto nelle ultime ore. Da un paio di settimane, dopo il diffondersi delle prime notizie di decessi per meningite, centinaia di persone si stanno recando nei centri vaccinali. La situazione é critica, in particolare, nella struttura di Reggio Calabria, ospitata in locali insufficienti per accogliere le centinaia di persone che vi si recano quotidianamente. I due responsabili ed i tre dirigenti medici in servizio nella struttura stanno effettuando 120 vaccinazioni al giorno, che raddoppiano il martedì ed il giovedì in coincidenza con l’apertura pomeridiana. “Tutte le richieste, al momento, sono state soddisfatte, affermano i medici del centro, ma non sappiamo fino a quando riusciremo, nelle attuali condizioni, a fare fronte a questa emergenza”. In Italia si registrano in media 2 casi di meningite da meningococco ogni 3 giorni: si tratta di un incremento lieve, che non giustifica allarmismi fanno sapere gli esperti. Tuttavia le rassicurazioni dei medici al momento sembrano non bastare. Così le dosi di vaccino anti-meningite fornite alle asl sul territorio nazionale sono più che raddoppiate, facendo registrare un +130%, nello scorso mese di dicembre. E’ insomma scattata la psicosi ed una corsa disordinata ai vaccini. Attualmente, va detto, non esiste alcuna situazione epidemica di meningite e la circolazione dei germi che causano la malattia è nella norma attesa, in linea coi numeri degli ultimi anni. Il ministero della Salute, sottolinea che la vaccinazione “è disponibile per le classi di età a rischio e per le persone che presentano rischi particolari di contrarre una malattia invasiva grave e sarà in distribuzione gratuita secondo le previsioni del nuovo Piano nazionale, inserito per questi motivi nei Livelli Essenziali d’Assistenza che il Sistema Sanitario Nazionale eroga”. Il ministero, si sottolinea in una nota, “sta operando per garantire il consolidamento della copertura vaccinale, a supporto delle Regioni, anche con studi e ricerche che possano chiarire i meccanismi di trasmissione e di virulenza dei germi”.
ALESSANDRA BEVILACQUA