Nessuna iscrizione all’albo professionale pur essendo idonei all’esercizio della professione medica. Un cavillo formale che diventa sostanziale soprattutto perché sono tutti dipendenti pubblici del servizio sanitario nazionale. E la cosa ancora più anomala è che non si conosce in quale Azienda pubblica lavorano. Questa la nota del Nas: «I Carabinieri del Nucleo antisofisticazioni di Reggio Calabria hanno segnalato all’Autorità giudiziari due funzionari di un’Azienda Sanitaria Provinciale calabrese per aver agevolato, omettendo i dovuti controlli, l’esercizio abusivo della professione sanitaria dei propri dipendenti». Abbiamo chiesto all’Asp reggina di capire se effettivamente i medici e tecnici sanitari oltre ai funzionari che avrebbero omesso i necessari controlli del caso fossero effettivamente dipendenti dell’Asp che ha competenza nel territorio dell’area metropolitana. Ma pare che nessuno nella direzione generale e in quella amministrativa sia al corrente della vicenda.

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