Il maxi rigassificatore da realizzare nel retroporto di Gioia Tauro “sarebbe ancora utile, avendo l’Italia sostituito la sua dipendenza dal gas dalla Russia a quella di altri Paesi“.

Parola del governatore regionale Roberto Occhiuto, che in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore ribadisce la volontà di candidare la Calabria a sede del grande impianto industriale, dopo il rifiuto (votato all’unanimità) da parte della Liguria ad ospitare il Golar Tundra.

Un’opera definita strategica e per la quale “abbiamo pronto un progetto redatto anni fa” che “per ora sembra accantonato“, e che prevede un impianto in grado di processare tra i 12 ed i 16 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto all’anno. Per l’opera è pero necessaria “una piastra del freddo, una struttura che potrebbe essere utile anche per favorire lo sviluppo di un distretto dell’agroindustria nel retroporto di Gioia Tauro“.

La Calabria ha fatto molti passi in avanti in tema di produzione di energia da fonti rinnovabili, quindi è un esempio positivo, ma resto convinto che queste non possano assicurare l’autosufficienza energetica all’intero Paese” chiosa poi il governatore, che afferma poi che l’opera è finanziabile “con una imposta di qualche centesimo sulle bollette energetiche degli italiani. Ne guadagneremmo in autonomia energetica e non solo“.

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