Un maxi blitz scattato contemporaneamente, nel cuore della notte, in ben sedici province italiane ha portato all’arresto di 63 persone, 47 della quali che sono finite in carcere, 16 ai domiciliari mentre altre due sono state sottoposte ad altrettanti obblighi di dimora. Altre 13 ancora sono state invece tratte in arresto a Brescia 12 in carcere ed una ai domiciliari.

reati contestati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria – che ha richiesto ed ottenuto dal Gip del tribunale locale le misure cautelari – sono in particolare quelli di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioniusura e danneggiamenti aggravati dalle finalità mafiose, riciclaggio e autoriciclaggio, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

L’indagine è stata svolta dal Nucleo Investigativo dei carabinieri di Gioia Tauro tra il settembre 2019 e l’agosto 2020 nei confronti di soggetti considerati elementi di spicco della cosca Bellocco, al vertice della cosiddetta “società di Rosarno”, con interessi che si estendono sull’intero territorio nazionale oltre che in diversi Paesi esteri.

Ma sotto la lente degli inquirenti anche gli Spada di Ostia (i due destinatari di misura), i Lamari-Larosa-Pesce della piana di Gioia Tauro.

Il provvedimento ha previsto, inoltre, il sequestro preventivo di una ditta attiva nel settore dello sfruttamento delle risorse boschive – taglio, trasporto e trasformazione del legno – che ritiene utilizzata per agevolare le attività criminali della cosca, ed il cui valore complessivo è stato stimato in 700 mila euro.

Per la parte lombarda, il Ros ha invece operato insieme alla Guardia di finanza un sequestro preventivo di imprese, beni immobili, quote societarie per un valore di circa 5 milioni.

L’operazione – chiamata in codice “Blu Notte” – ha visto impegnati circa mille militari reggini col supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e dalle rispettive articolazioni territoriali.

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