Una maxi piantagione di marijuana, accuratamente nascosta tra la vegetazione naturale, composta da alberi alti e folti, è stata scoperta a San Donato di Ninea, nel cosentino.

Dopo aver raccolto una serie di informazioni, i carabinieri della stazione locale, col supporto dei colleghi dei Cacciatori di Calabria, hanno pattugliato per giorni l’area interessata, in una zona molto isolata e lontana da strade ed abitazioni, limitrofa al Cozzo del Pellegrino.

Ed è stato proprio qui che i militari vi hanno scovato ben 2492 piante di marijuana in perfetto stato vegetativo e di altezza compresa tra i 60 e 180 cm; le stesse erano state distribuite in più terrazzamenti e fornite di un sistema di irrigazione artigianale ben congegnato, collegato direttamente ad una fonte di acqua sorgiva.

Dopo aver trovato la piantagione, i Cacciatori, esperti nel campo, si sono appostati per giorni confondendosi nella fitta vegetazione fin quando hanno notato un soggetto che, vivendo in una tenda di fortuna distante circa 200 metri, si avvicinava all’impianto di irrigazione per poi andare a controllare la crescita delle piante.

È stato in quel momento che l’uomo, 33enne albanese, è stato bloccato ed identificato ed arrestato in flagranza per coltivazione e detenzione di stupefacente: per lui si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Castrovillari, in attesa dell’udienza di convalida.

Con il coordinamento della Procura della Repubblica della città del Pollino, i Carabinieri hanno distrutto in sicurezza parte delle numerose piante trovate, campionandone altre per gli accertamenti di tecnici che saranno svolti dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Vibo Valentia, così da definire il quantitativo di principio attivo presente.

L’attività d’indagine prosegue per appurare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti e soprattutto la destinazione sul mercato al dettaglio.

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